Eckart Sab Giu 12, 2010 9:03 pm
Ancora il Padre ascoltò la voce accesa della Dama... e cercò dunque di dire la sua.
Madam, rispose, avete mai visto la cella di un Monaco? Vi posso assicurare che per l'ultimo delli frati come per il primo delli Cardinali, in quel luogo umiltà splende e viene coltivata. Essa diviene pertanto lode all'Altissimo Nostro Signore, nel significato profondo della trascendenza. Vero è che la mistica non può troppo esser detta a parole, ma nel cuore nostro di preganti digiuni sappiamo in fondo ciò che in umiltà si coltiva. Madam... qui sta il punto... non si può coltivare umiltade se non nell'umiltade. Avete dato buona prova di ben predicare nell'esercizio della parola, potreste dare altrettanta buona prova di esercitare nell'esercizio del silenzio rivolto a Dio, che è nell'alto delli cieli? Dichiarate di essere umanista, e non ho motivo per non credervi, nè per dissentire il significato profondo di una ricerca... ben comprenderete che la vita d'un essere umano non è fatto soltanto di parole... ma di anima, e noi diciamo che essa emerge quando si eleva in ispirito nella comprensione, al qual punto, solitamente, essa tace. Vedete... qui siete tra mura dorate, ma oltre è il messaggio, se è il saio d'un frate a farvisi davanti... Non convenite?
Se poi considerate Aristotele un essere perfetto, dalle cui labbra coliamo il dogma, anche per le cose materiali, o per le cose cittadine... siete in errore, poichè proprio nelle cose cittadine il sogno di Aristotele s'infranse... Egli sognò la città ideale, che voi chiamereste... armonica, fino a scoprirne di suo muso il difetto. Aristotele ci indicò di stare fra le genti, forse anche teorizzò la buona politica, ma siete davanti ad un Prete convintissoimo fino all'osso che non è compito suo quello di fare politica. Tutta l'Ecumene conosce la mia posizione, pertanto non temo certo a renderla, qui, pubblica. Un tempo fui uomo di partito, quell'uomo è morto per far nascere quello che oggi vedete qui davanti a voi.
Di fatto... mio compito è mettere la gente in buona coscienza con se stessa... solo così, poi, essa potrà agire per il bene.
E per quanto vi possa sembrare strano... quello vostro sull'Inquisizione è pensiero assai pregiudizievole, dettato forse da ciò che vedete in certi inquisitori.... Invero, il carro è buono, ma possono essere i conducenti a portarlo in direzioni sbagliate. Il SANTO Istituto dell'Inquisizione ha per scopo la salvezza delle anime, non la denuncia... ricordatevelo. E sappiate anche che non c'è tribunale della Chiesa, o perlomeno non dovrebbe esserci, che non abbia nel suo agire l'intento di riportare il credente al suo credo, alla luce della verità. Operazione affatto sadica, giacchè non il male si persegue, ma il bene dell'individuo sotto esame. Il Nostro Patriarca nelle Venezie, Padre Heldor, Membro Onorario di questa Accademia, Padre mio nell'Ordine Domenicano, nella Diocesi, nell'Intera Ecclesia, è uomo di bontà infinita. A lui si devono, peraltro, i diritti concessi al cosiddetto libero pensiero. Non ho difficoltà, e il Ministro della Cultura ve lo potrà confermare ampiamente, a dire che Venezia, in questo senso, è Repubblica assai moderna nella garanzia dei diritti. Questa Accademia, peraltro, fa testo a ciò che intendo. Siete attaccata alla libertà d'espressione? Chi credete abbia scritto gli articoli relativi a tale condizione accademica? Io Madam... un Frate Domenicano delle Venezie. Credete sia stato calunniato dalla Chiesa per questo? Giammai, sono stato invece ammirato.
Vi consiglio di ritirarvi un poco presso qualche Abbazia per uno studio serio, da umanista che siete... andate a vedere cosa si insegna nei nostri corsi di Inquisizione... andate davvero a sondare nei Libri delle Virtù il pensiero politico di Aristotele, dove viene indicato ch'esso fa acqua, e dove viene reso più corretto dall'intervento di Christos.
Scoprirete allora che ciò che v'ho detto è conforme alla dottrina... e a me non fa certo scandalo o scalpore.
In voi, Madam, che predicate lo spirito umanistico, vedo invero l'onta del pregiudizio, perchè vi permettete di giudicare cose, anche scritte, di cui non siete affatto a conoscenza; pertanto siete vittima proprio di quel male su cui puntate il dito.
Chiedete apertura e comprensione? Cercate voi per prima di aprirvi, e di comprendere... cercate di andare oltre le apparenze: ciò che voi dite che è, semplicemente può essere, ma non è.