ACCADEMIA DI VENEZIA

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4 partecipanti

    l'arrivo del Doge

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    fly91


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    Messaggio  fly91 Mar Mar 23, 2010 10:49 pm

    Il doge aspettava in piedi sulla gondola preparata appositamente per le visite ufficiali,il gondoliere parlottava piano fra se e se mentre spingeva avanti la piccola imbarcazione fino al molo di attracco.
    il doge scese scortato da due guardie,con un sguardo le congedò per qualche ora,voleva entrare in accademia senza nessuna corta armata e cosi fece...

    con lento incedere percorse i pochi gradini che conducevano verso la maestosa entrata dell'accademia,i battenti erano nuovo aperti,l'accademia riviveva finalmente i fasti della sua fondazione...cosi passò oltre il colonnatto di marmo e varcò la soglia,fra due enormi leoni che vegliavano sul tepio della cultura veneziana.

    Fly percorse la sala in direzione del ministro della cultura,il quale attendeva al centro della sala l'arrivo degli altri accademici...

    "buona sera padre,anzi,sua eccellenza il ministro della cultura" fly sorrise salutando suo padre..."spero di non essere arrivato troppo tardi..."
    Eckart
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    Messaggio  Eckart Mer Mar 24, 2010 2:19 am

    Il momento tanto atteso era giunto. Il doge, tolto un pò di tempo al suo più prezioso tempo, non solo stava facendo visita in Accademia, ma, forse rendendo meno ufficiale un evento comunque molto importante, si apprestava a gratificare il cuore di suo padre, che lo attendeva con ansia. Era stato un periodo meraviglioso quello... l'Altissimo aveva concesso ai due la grazia di ricoprire cariche importanti...
    Eckart pregava ogni giorno affinchè la buona sorte potesse continuare in un'azione responsabile... e nei dovuti frutti della fatica. Pragava anche per la serenità del figlio, chiamato ad onore e magnificenza, ma soprattutto al necessario rigore ed equilibrio, nel momento in cui tutta Venezia era rivolta a lui.
    Il doge arrivò senza scorta... con segno di grande familiarità, non esente da quell'umiltà che lo aveva sempre contraddistinto, tipica dei grandi uomini. Appena questi ebbe varcato la soglia dell'Accademia, così Eckart gli si rivolse:

    "Figlio mio, Mio Doge, è incredibile la felicità che mi porti giungendo in questi luoghi, di cui abbiamo a lungo parlato... e che abbiamo spesso cullato nell'immaginazione, quasi come in sogno. Di certo la tua tenacia, e il lavoro di cui ti ho sempre visto partecipe è stato fondamentale nel realizzare ciò che oggi si mostra ai tuoi occhi. Inutile dire che qui le nostre speranze di portare il nostro contributo alla Repubblica attendono sempre più ampie realizzazioni. Lo sai benissimo tu, come lo so benissimo io. A volte la goffaggine sa di grazia... tu e pochi altri possono capire questa mia frase. L'Accademia è ancora vuota, giusto è che tu la veda ora, per poter poi valutarne il valore quando sarà in piena attività. I prossimi giorni saranno probabilmente frenetici... ma ora vorrei concedermi la calma di poterti mostrare i diversi ambienti, che già sembrano trasudare un'anima e render gloria alla Cultura. Ti ho fatto preparare una loggia nelle Sacre Stanze, presso cui ti potrai riposare... è giusto al termine dell'Accademia.
    Concedimi l'onore di poterti accompagnare, ne approfitterò per descriverti ogni angolo, e ogni pensiero che lo sorregge."
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    pEste
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    Messaggio  pEste Mer Mar 24, 2010 9:23 pm

    Quel giorno Este si ricordò dell'annuncio pubblicato da Messer Eckart, l'Accademia di cui tanto si parlava ultimamente era stata aperta. Era curiosa, volle andare di persona a conoscere quanti e chi si fosse interessato a tale grande Manifestazione. Decise dunque dalla residenza Veneta dei Borgia di partire per visitare quel luogo tanto misterioso...salita in carrozza si diresse verso la Capitale, erano passati 2 giorni dalla pubblicazione dell'evento e ella era finalmente arrivata a Venezia.
    Un corteo di persone, chi in carrozza, chi a piedi, chi a cavallo erano giunti proprio per vedere e partecipare all'apertura dei magnifici portoni della nuova Accademia di Venezia.

    Arrivata un pò stanca dal viaggio Este si diresse subito alle porte dell'enorme palazzo, notò che erano presenti alcuni importanti personaggi, tra cui il Doge, Fly91.

    "Gesualdo...Gesualdo!!"

    Chiamava Este dal mezzo della folla. Arrivò con i capelli arruffati un garzone, avrà avuto si è no 16 anni, era di giovine età, carnagione chiara, ben vestito, panni di velluto e fiocco blu al collo.

    "Ditemi Madame Luise, avete bisogno? Al vostro servizio Madame."

    Este si voltò, lo guardò strizzando l'occhio e gli porse una piccola pergamena, aveva impresso alcune parole sopra di essa dirette al Doge.

    Presto! Raggiungi il Doge e recapitagli questa missiva!"

    Il ragazzo un pò impacciato raggiunse sua Eccellenza, cosa v'era scritto su quella missiva di particolare? Il Doge si volse a cercare il viso di Este. Ed ella abbassando lo sguardo fece un lieve inchino in segno di rispetto poi assicuratasi non ci fosse nessuno a osservarla tirò fuori la lingua e spernacchiò simpaticamente l'amico Fly.
    Facendosi poi spazio tra la folla, raggiunse il Doge.

    "Un inchino al cospetto Vostro, mio caro Doge."

    Aveva la faccia da briccona, si notava che le scappava da ridese ma si trattenne voltando lo sguardo altrove, ove i suoi occhi incontrarono la figura del padre di lui messer Eckart.

    "Messer Eckart quale piacere incontrarvi qui! Ci sono novità? Come procede con l'inaugurazione dell'Accademia? Spero di poter far parte di questa magnifica Manifestazione Culturale con quel mio poco sapere."
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    Messaggio  Admin Gio Mar 25, 2010 12:09 am

    Dama... Rispose Eckart... Voi ci ricordate una lezione antica... il vostro sapere di non sapere vi fa gran vanto, e non è certo un'espressione da bigotti, se le mie reminiscenze di greco non m'ingannano. Vedete... chi diceva questo diceva anche... Conosci te stesso! E in Accademia sarà un pò così... con un'avvertenza però: qui si interpreta quella frase secondo un più genuino Sii te stesso!

    Ma ora concedetemi di uscire un poco di retorica per essere un poco confidenziale... Venendo qui oggi avete dimostrato non solo carattere e attaccamento alla nostra amata Terra, ma anche una nobiltà che io posso ben apprezzare. Perchè voi oggi accettate un invito proprio dalla persona che un tempo nemmeno troppo remoto... ne rifiutò uno vostro... E io trovo che questo diostri una nobiltà d'animo davvero encomiabile.

    Detto questo... purtroppo vi devo lasciare, e vedo che comunque siete in buona compagnia... che gli impegni chiamano. Scusate se, da vecchio che sono, mi son lasciato trasportare in convenevoli.

    Intanto vi faccio preparare una stanza... così potrete rinfrescarvi e riposare dal lungo viaggio. La Repubblica ha messo a disposizione di voi Dame della Terra di Siena... onestamente non so che diavolo ci possiate fare... e francamente non ho mai capito il gusto dell'incipriarsi il naso... Io di mio non sopporto nemmeno il profumo, tanto che la nobiltà mi dà sempre gran prurito! Ma comunque... la vostra felicità è certamente anche lòa mia!

    Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy
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    Este


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    Messaggio  Este Gio Mar 25, 2010 3:25 pm

    Aveva visto, ascoltato e non vedeva l'ora di vedere la sua umile dimora in quel dell'Accademia, si un pò pensierosa per le parole del saggio amico si guardava attorno, sperando di non ferirlo dicendo quelle parole:

    "Mio caro, voi mi lusingate e non poco, la mia voglia di rimanere tra voi è tanta e sono davvero felice di poter far parte di questo progetto. Ma, ahimè sono spiacevolmente affranta nel dover avvisarvi, forse in ritardo e me ne dispiaccio, che presto partirò e lascerò la serenissima. Ora, nella città di Portogruaro ci saranno nuove elezioni per eleggere il Sindaco e mi son candidata. Resterò dunque ancora e se mi vorranno eleggere come loro guida il mio soggiorno nella serenissima sarà più lungo. La mia preoccupazione caro Eck è che probabilmente dopo essermene andata voi non mi vorrete più qui.

    Spero non accadrà e mi scuso ancora di essermi buttata così a capofitto in una cosa che probabilmente dovrò per questo motivo abbandonare."

    Abbassò lo sguardo dispiaciuta e con un pò di preoccupazione inizio a stropicciarsi il lembo della sua veste in attesa di risposta.
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    Messaggio  Eckart Ven Mar 26, 2010 1:35 am

    Dopo aver ascoltato le parole della Dama, Eckart così rispose:

    Benedetta Signora... Lo sapete voi, come lo so io, che una vostra dipartita da questi luoghi non farebbe del bene a nessuno... come non farebbe del bene alla specie umana vincolare ad un patto, laddove natura chiama altrove, laddove il senso della libertà, che implica comunque quello del dovere, non venga soddisfatto. Potremmo chiudere baracca ora, per quanto baracca sì sfarzosa e bella, se non avessimo riguardo per la volontà della presenza, e, al contempo, se non avessimo pudore per la necessità dell'assenza. E senza nemmeno che troppo ve lo confidi, Dama, io non intendo proprio chiudere baracca. Et percioddunque la cosa ha da risolversi in maniera chiara e risoluta, perchè i principi devono certo esser saldi, se il buongiorno si vede dal mattino. In gran segretp e spiffrandovelo all'orecchio vi dico che i vostri timori, per cio che v'attende, sono gli stessi miei, per ciò che m'attende. Poichè io stesso vedo inscrivere nel mio destino qualcosa c'assomiglia al vostro. Dunque che fare??? Vedete... a volte le soluzioni sono più semplici di ciò che s'attende. Di certo lasciare Venezia implicherà per voi l'impossibilità di frequentare al rango d'Accademica, ma poi chissà... forse ch'altrove non possono nascere Accademie? Però... nulla ci vieta e nulla c'impedisce d'avervi qui come gradita ospite, poichè vedete... è nello significato dell'amicizia, forse la più elevata fra tutte le virtù, sì magnifica come un San Giorgio suo protettore Arcangelo, che quest'istituzione nasce, e sarà per l'amicizia che essa si svilupperà, se si svilupperà.
    Piuttosto... il problema vero sarà un altro... ovvero spostare lo vostro bagaglio dai cubicola alle logge, chè già si mormora fra tutta la servitù essere codesto vostro enorme. Spero non vogliate costruire, con tutti quei libri, una torre di Babele... giaccè si sa in tutto lo mondo, e ce lo conferma l'Aristotele nella fisica dei gravi, che salire è di natura più complessa che quella del discendere.
    Ve lo dice uno che ha toccato più volte il fondo!

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