ACCADEMIA DI VENEZIA

Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

    Rassegna Stampa

    Eckart
    Eckart


    Messaggi : 580
    Data d'iscrizione : 23.03.10
    Località : Padova

    Rassegna Stampa Empty Rassegna Stampa

    Messaggio  Eckart Ven Apr 23, 2010 7:00 pm

    Venezia (AAP) - Intervista al Ministro della Cultura sull'Accademia di Venezia.


    Quando varco i cancelli dell'Accademia di Venezia, oltre a non poter non notare l'impeccabile comportamento delle varie guardie e valletti, sento un'atmosfera di intensa cultura quasi palpabile, e come è emozionante addentrarsi nel luogo in cui i veneziani più eruditi curano la loro intelligenza ed affinano le loro conoscenze umanistiche rendendole ugualmente accessibili all'intera popolazione veneziana!L'accoglienza è calorosa nella giusta misura, il Ministro della Cultura, Eckart della Carmagnola, sembra infatti non voler trascurare l'eleganza e l'educazione in questo clima comunque ospitale e piacevole.
    Saluto il mio amico garbatamente ed anche lui ricambia il mio saluto allo stesso modo, ma ecco che, non volendovi annoiare con i convenevoli che ci scambiamo vicendevolmente, credo sia meglio illustrarvi direttamente il contenuto del nostro incontro che, come già detto prima, verte sull'istituzione di cui il nostro Ministro si occupa principalmente, ossia l'Accademia di Venezia.

    J. : Buongiorno Ministro, è un piacere incontrarti nuovamente, l'occasione che quest'oggi mi concedi non potrà mai essere ringraziata sufficientemente sia da me, in quanto semplice redattore, che dall'AAP e dalla popolazione veneziana tutta... In effetti, gli interessati potranno finalmente conoscere lo sviluppo di questo progetto che, pare stia procedendo tanto silenziosamente quanto fruttuosamente.

    E. : Guarda il progetto supera le mie più rosee aspettative. Poco fa ne convenivamo addirittura col doge. All'inizio pensavamo potesse essere un successo avere una ventina di iscritti... sappiate che ad oggi sono 47, e stanno ancora crescendo. Ci sono momenti vivissimi in Accademia, anche con 8 ingressi simultanei a volte... tanto per fare qualche numero. Poi lo sappiamo... i numeri, per quanto siano rappresentativi, sono anche piuttosto sterili... i veri successi sono addirittura altri.

    J. : Prima di tutto, proprio per poter dare ai nostri lettori una visione più verosimile dei progressi che stai operando durante questo tuo mandato, mi piacerebbe che ci raccontassi come era l'accademia quando sei stato nominato, in altre parole... in che stato l'hai trovata?

    E. : Non stupisco nessuno se ti dico che lo stato dell'Accademia era pessimo prima del mio arrivo, e non te lo dico per piaggeria, chiunque te lo può confermare. Ti sto dicendo una cosa che è alla luce del sole. Gli iscritti erano pochissimi, e la disaffezione della Repubblica rispetto all'Istituto dell'Accademia era ormai molto deludente... Ci siamo rimboccati le maniche, e i risultati sono stupefacenti. Devo però confidarti una cosa : si impara anche dai propri sbagli e, come sai, c'era molto del mio in quella vecchia accademia, ebbene l'esperienza ci ha fatto capire che quel modello non funzionava, ora stiamo provvedendo a rinnovare lo statuto... Stavolta tutto funziona a meraviglia.

    J. : Sono eccessivamente indiscreto se ti chiedo di spiegare, magari brevemente, in cosa consisteranno questi cambiamenti?

    E. : non sei indiscreto affatto... più che altro i passi in avanti sono stati talmente tanti che spero di non dimenticarne nessuno e di essere comunque capace di fare una rapide sintesi... a meno che non se ne possa discutere fino a domani.

    Entrambi ci abbandoniamo per un attimo ad una leggera risata, prima di riprendere il nostro dialogo.

    E. : Dicevo... ci sono molte novità sostanziali : abbiamo ripensato gli ambienti e abbiamo aggiunto ruoli, abbiamo cercato di rispettare l'esigenza e la disponibilità di ognuno.
    Per esempio un giorno si è presentata una cantante di Modena chiedendo di potersi dedicare alla musica, così è stato... in un certo senso l'Accademia cresce con l'Accademia stessa e questo senso di libertà è il succo che sta facendo funzionare le cose.
    Abbiamo organizzato molto le cose, abbiamo un bellissimo edificio (HRP : forum) nelle cui decorazioni grafiche sono stato molto aiutato ed ora è davvero bello; ci sono numerose stanze (HRP : subforum) : solo due sono pubbliche, le altre sono riservate agli iscritti.

    J. : Secondo ciò che mi risulta, il tuo progetto (di cui ricordiamo che sei il principale ideatore) non vuole limitarsi alla sola Serenissima ma mira all'intera Penisola Italica... o mi sbaglio?

    E. : Sarebbe una cosa meravigliosa se l'idea dell'Accademia si diffondesse... per due motivi a mio parere : perché le accademie avrebbero molto la possibilità di aprirsi a rapporti culturali subito fruibili, quindi per un'esigenza interna; a anche perchè potrebbero diventare luoghi di pace fra i popoli, aiutando la diplomazia...
    La nostra accademia ha un'impronta aristotelica, e tu sai qual è uno dei capi saldi dell'aristotelismo no? E' l'amicizia, ecco... l'Accademia è un messaggio di amicizia : non può essere un'isola a se stante, ha bisogno degli altri.
    Ora... non sono solo ideali questi, già sono giunti in Accademia i primi ospiti stranieri da Modena e Milano e stiamo anche allestendo un tavolo per un accordo culturale con la prima, affinché possa nascere un'accademia anche là e soprattutto abbiamo un ufficio diplomatico.
    Alcuni accademici sono cosmopoliti, si dedicano ai viaggi e con essi ai legami e alle relazioni... è difficile uscire dalla propria casa, tutti lo sappiamo e tutti abbiamo provato cosa significa... ma, a parte l'aspetto affascinante dell'avventura, c'è proprio soddisfazione a volte nel tendere la mano.
    Talvolta la burocrazia e la politica possono ingessare, la cultura è invece un canale formidabile per la fratellanza, perché punta sulla conoscenza che è anche conoscenza dell'altro.

    J. : Permettimi di porti un'ulteriore domanda : quali sono gli obbiettivi futuri più imminenti per questa istituzione?

    E. : Il 6 Aprile, fra due giorni, inaugureremo ufficialmente l'Accademia : L'Arcivescovo Heldor verrà per una lectio in Aula Magna e per ritirare il primo alloro accademico della nostra istituzione. In quell'occasione succederanno molte cose : intanto l'Accademia avrà la benedizione di un uomo del suo calibro; poi la Chiesa Aristotelica ci consegnerà una reliquia... si mormora... il braccio d'argento di San Marco, di cui stiamo curando l'agiografia; inoltre la nostra biblioteca si riempirà dei testi sacri ufficiali, che si aggiungeranno a quelli profani.
    Ci saranno poi altre due lectio, la seconda la conosci benissimo, perché la condurrai tu stesso - Non sei stato invitato a caso... tu eri Doge quando l'Accademia nasceva... e ci potrai quindi portare un pò di quello spirito entusiasta degli inizi... io e te sappiamo bene con quanta passione nascevano questi progetti che sono maturati col tempo - la terza lectio in programma vede ospite la Rettrice Princesaira.
    Ci tenevo che si potesse creare un legame solidale fra l'Accademia e l'Università, dopotutto come Ministro della Cultura non mi occupo solo dell'Accademia... questo incontro sarà dunque simbolico... e d'altra parte la Rettrice si è davvero dimostrata un'ottima persona.
    Comunque ci sono anche altri obiettivi : dobbiamo provvedere allo statuto che deve essere ufficializzato dalla legislazione e dobbiamo stendere in forma corretta i primi accordi culturali che stiamo avanzando con gli altri stati; poi costruiremo prossimamente due salotti, un salotto delle artie uno delle scienze; pensiamo anche di cominciare gli Annales dell'Accademia, in cui sintetizzeremo i momenti salienti della nostra storia, per esempio dobbiamo segnalare tutti i filosofi e magister che hanno prestato finora il loro lavoro.
    A questo proposito, abbiamo appena nominato nuovi magister... confesso che sono davvero bravi, anche loro hanno obiettivi specifici, fa parte del loro lavoro peraltro; come vedete c'è un programma fitto ma vi ripeto... l'Accademia cresce con l'Accademia. Questa magnifica realtà culturale (HRP : GdR) sta ispirando tutti ogni giorno, e ogni giorno nascono nuove proposte.

    J. :Per ultimo, caro Ministro, lascia che ti sottoponga un'ultima questione su cui, forse, non avevi avuto modo di riflettere, fra le numerose occupazioni che di tanto in tanto l'accademia esige : in qualità di Regno unito, il Regno di Francia, se non erro, possiede alcune istituzioni di stampo simile a quello della nostra Accademia... in un lontano futuro in cui tutto sarà ben più definito, come vedresti un incontro fra la nostra Accademia e una, eventuale, del Regno di Francia?

    E. : Ultimamente si è presentato un interessante nodo dialettico con Milano che aveva già un progetto molto importante, ovvero la costruzione di una Pinacoteca, in cui far convergere gli artisti di tutti i regni.
    Poteva forse sorgere una diffidenza... un conflitto tra istituzioni, la nostra risposta in quell'occasione è stata più o meno questa : per prima cosa... in quanto agenti di cultura... non siamo in competizione con nessun promotore di cultura; per seconda cosa siamo perfettamente convinti che qualsiasi fiore sia una ricchezza e ci riempie di felicità vedere che nascono fiori. Ora... i fiori possono essere simili, uguali, diversissimi, della stessa specie o meno, sempre fiori restano.
    Passando al caso francese... Non ho molto riflettuto su possibili accordi con terre così lontane... perché ancora stiamo agendo nel nostro contesto e già il confronto con Modena e Milano è un banco di prova importante, però, visto che me lo chiedete, dico una cosa personale : Ammiro profondamente la cultura francese... soprattutto perchè la trovo profondamente sviluppata (HRP : nel campo del GDR), molto attenta al ruolo e alla rappresentazione... e come essere umano, parlando appunto per me, credo che si possa solo imparare da un possibile legame con la Francia.
    Quando si prende però, si deve anche dare - le regole della cortesia le conosciamo bene - Venezia è meravigliosa e sconvolge il mondo per la sua semantica, credo si possa dare molto al prossimo... credo che gli istituti di cultura abbiano possibilità enormi per sviluppare degli eventi che non siano sempre e soltanto e semplicemente e sterilmente guerra... Se poi in Francia nascono delle vere e proprie Accademie, beh, per il mio percorso umano e spirituale, non potrei che interpretare tutto ciò come un miracolo dovuto alla volontà dell'Altissimo.

    J. : Lasciami ringraziarti un'ultima volta prima di congedarci : grazie ancora e buon lavoro.

    E. : Grazie a Voi, è stato un piacere, e un onore.

    (HRP : link del forum esterno dell'Accademia di Venezia -> https://paxinterris.forumattivo.com/)

    Julian Lancaster - per l'Agence Acilion Presse


    Venezia (AAP) - Settimana di novità per l'Accademia di Venezia.

    E' stata anche l'intervista da noi pubblicata qualche giorno fa a favorire, in un certo senso, lo sviluppo dell'Accademia Veneziana; in effetti quest'ultima è stata contattata dall'Académie Royale de France grazie al nostro articolo ed adesso dei veri e propri rapporti diplomatici hanno avuto inizio fra i due organi ed assai probabilmente porteranno alla firma di un accordo che si andrà ad aggiungere a quello con alcuni territori italici le cui trattative sono già iniziate.
    Questo resta comunque solo uno dei successi recentemente ottenuti dal corpo accademico veneziano, la cerimonia di inaugurazione ha per esempio visto una più che larga partecipazione di persone provenienti da numerosi ducati.
    Inizialmente cominciata in Aula Magna, l'oratore di questa prima lectio è stato S.E. Heldor, Patriarca di Aquileia, che ha spiegato come sia necessario che le fondamenta del sapere veneziano siano aristoteliche.
    La domanda in quel momento mi è sorta quasi spontaneamente : avrebbe la Chiesa partecipato attivamente alla vita dell'Accademia?
    Il Patriarca si è detto favorevole a condizione che l'Accademia non vada mai in contrasto con i principi aristotelici, anche se ha sottolineato come questo dipenderà soprattutto dalla volontà del Senato Accademico.
    Numerosi gli astanti illustri che, durante l'inaugurazione, ho avuto modo di scorgere : il Senatore dell'Académie Royale de France François Noel de Voltaire, la Duchessa di Milano Maria Jolanda Stibbert, il Duca di Modena Edoardo "The Prince" Cybo-Malaspina, il Marchese Arimanno Spadalfieri, il Serenissimo Doge Fly91 della Carmagnola ed il Ciambellano Nicuz della Scala così come il Rettore della Serenissima Princesa Ira degli Ubertini; da notare infine la presenza di una liutista modenese, Fenice Maria Aslan, che, in onore dell'illustre ospite francese, ha intonato una ballade di Guillaume de Machaut prima dello spostamento della cerimonia all'interno della Cappella di San Marco.
    E' stato in un'atmosfera di intenso raccoglimento tramite la quale molti hanno avuto modo di constatare la potenza spirituale dell'Altissimo che l'Accademia è stata benedetta ed il Braccio di San Marco consegnato; prima della fine della funzione, Fra' Marcello Borja è stato nominato Cappellano dell'Accademia di Venezia.
    D'altro canto questi movimenti per così dire "mondani" non hanno comunque fermato l'alacrità degli accademici che continuano di giorno in giorno ad incrementare le opere nella loro biblioteca : gli scaffali, sia dei libri sacri che di quelli profani, si riempiono sempre più di giorno in giorno, alcuni accademici ne approfittano per ampliare le loro conoscenze studiandoli attentamente.

    (HRP : link del forum esterno dell'Accademia di Venezia : https://paxinterris.forumattivo.com/forum.htm)

    Julian Lancaster per l'Agence Acilion Presse.


    Venezia (AAP) - L'Accademia di Venezia ufficializza il rinnovamento intrapreso.

    E' più o meno l'Ora Nona il momento in cui un messo del Doge affigge in pubblica piazza il nuovo regolamento dell'Accademia di Venezia e noi, che sapevamo che la pubblicazione sarebbe avvenuta in giornata, siamo nei dintorni... proprio per avere un'immediata visione di quello che è il nuovo statuto del centro culturale della Serenissima.
    Ebbene, tramite questa riforma, l'Accademia ufficializza le migliorie apportate in questi ultimi giorni, emancipandosi ugualmente in modo da essere molto meno legata alle decisioni governative.
    Meno obblighi in effetti sono pretesi con quest'ultima versione da parte degli accademici e la loro istituzione può ora dirsi autonoma : un esempio è proprio l'acquisizione di importanza del Senato Accademico che adesso potrà tranquillamente filtrare le volontà della Repubblica; il Ministro Eckart Lazzaro Torless della Carmagnola tiene a precisare che questa scelta << ...è stata dovuta alla passata mala gestione della cultura Veneziana...>>.
    Da notare, fra le numerose novità, è il riconoscimento ufficiale dell'Ufficio Diplomatico che già da qualche giorno era stato avviato attraverso due nomine (Anna Penelope "Pilu53" Asburgo d'Argovia, Ambasciatrice presso le Province Italiche; Julian "Miglia150" Lancaster , Ambasciatore nel Mondo) e l'introduzione dell'importante figura del Direttore d'Accademia che, se nominato, avrà la quasi totalità dei poteri che al momento sono riconosciuti al Ministro della Cultura.
    Infine, da sottolineare, la volontà di accogliere tutti i possibili interessati, indipendentemente dal loro ideale politico : a parte la passione verso la cultura, è richiesto solamente del rispetto verso la Chiesa Aristotelica che, oltre ad essere riconosciuta come fonte di ispirazione culturale, è depositaria della fedeltà dell'Accademia (cfr. Art. 1 c. 1).
    L'approvazione di questa legge va ad inserirsi in un quadro di continuo sviluppo che, fra le tante cose, vede, come è già stato pubblicato nell'articolo del collega Edoardo Cybo-Malaspina, la firma di un accordo culturale col Ducato di Modena e delle trattative sempre più intensive con l'Académie Royale de France.
    In allegato, troverete la versione integrale del nuovo Statuto dell'Accademia di Venezia.

    ________________________________________________________________

    Statuto dell'Accademia di Venezia

    Premessa

    1. L'Accademia di Venezia è un'Istituzione della Serenissima Repubblica di Venezia.
    2. Il presente Statuto definisce l'Accademia di Venezia e ne espone i principi ed i fini.
    3. Il presente Statuto potrà essere modificato dal Doge e dal Serenissimo Consiglio della Repubblica di Venezia, ma esclusivamente attraverso il lasciapassare del Senato Accademico, che resta l'Organo decisionale ed organizzativo di questa Istituzione.

    Articolo 1 - dei Principi e degli Scopi dell'Accademia di Venezia

    1. L'Accademia di Venezia si fonda sui principi esposti qui di seguito:

    - la fedeltà alla Chiesa Aristotelica e alla Repubblica di Venezia, la quale accetta il dovere di seguirne le sorti, di aiutarne e agevolarne la promozione, di rispondere alle sue richieste
    - l'indipendenza dalla politica e dalle logiche dei partiti
    - l'ispirazione alla Cultura e alla Fede Aristotelica
    - la libertà di parola, credo, pensiero e azione dei suoi membri ed ospiti, nei limiti del rispetto e della cortesia.

    2. I principali fini dell'Accademia di Venezia sono:

    - la crescita civile, morale e spirituale dei cittadini veneziani
    - la produzione culturale e lo sviluppo della conoscenza
    - la promozione dell'amicizia fra i popoli
    - lo sviluppo di accordi culturali con Istituzioni simili, comunque in sintonia e non in contrasto con i principi e i fini dell'Accademia di Venezia.
    - il dialogo ideologico e religioso

    Articolo 2 - Luoghi dell'Accademia di Venezia e loro funzioni

    Di seguito viene enunciata la suddivisione e la disposizione degli Edifici e degli Spazi dell'Accademia di Venezia:

    1. L'Accademia di Venezia si trova solo ed esclusivamente in questo luogo:

    https://paxinterris.forumattivo.com/forum.htm

    2. La “Porta dei Leoni” rappresenta l'ingresso dell'Accademia, ha visibilità pubblica e accesso a chiunque. Ha modalità squisitamente GDR, e ha la funzione di accogliere i visitatori. E' buona consuetudine offrire qui la propria presentazione, prima di accedere alle altre sale.

    3. Le “Fauces” sono il luogo della rappresentanza dell'Accademia, e hanno visibilità pubblica. Sono qui depositati i sigilli e i blasoni araldici, una copia del presente Statuto, e gli Annales, i quali, oltre a ricordare i momenti più significativi della Storia in atto dell'Accademia, mostrano i nomi dei Magistri ed ex Magistri, dei Filosofi ed ex Filosofi, degli Ambasciatori dell'Accademia nelle Terre Italiche e nel Mondo.

    4. La “Bacheca dell'Accademia” è il luogo delle comunicazioni accademiche, ad uso dei suoi soli membri ed ospiti, che soli ne hanno visibilità.

    5. La zona definita “Atrium” è ad uso dei membri e degli ospiti dell'Accademia, che soli ne hanno visibilità. Questo ambiente è un centro di smistamento, e conduce ad altre sale:

    - La Sala del “Senato Accademico”, il luogo in cui opera il Senato Accademico

    - L'”Ufficio Diplomatico”, il luogo in cui operano i Diplomatici e gli Ambasciatori dell'Accademia.

    - I “Salotti dell'Accademia”, divisi in:

    >>>>>> “Salotto per le Arti”, dedicato al dialogo sull'Arte, alla produzione di opere d'arte e alla loro esposizione, alla musica, al canto.. e ad ogni espressione artistica, nelle sue diverse forme. Tale salotto funge anche come zona di rappresentanza, in particolari eventi.
    >>>>>> “Salotto per le Scienze”, dedicato al dialogo sulla Scienze nelle loro diverse forme e attitudini (Astronomia, Fisica, Matematica, Botanica, Medicina, ….), e alla sperimentazione.
    >>>>>> “Salotto per il dialogo religioso”, dedicato all'incontro e al dialogo fra i rappresentanti delle diverse fedi.

    - L'”Aula Magna” è la sede dello svolgimento delle lectiones e della consegna dell'alloro accademico, il segno di riconoscimento agli uomini di Cultura, che qui introducono il loro pensiero, ed espongono agli Accademici la loro visione del mondo e della vita.

    - La “Schola Latina” è la sede di competenza del Magister della Schola Latina: in questa sede, liberamente e senza costrizione alcuna, viene elaborato il sapere relativo alla Storia di Venezia e le sue origini in particolare, della Storia in generale, cogliendo dalle diverse fonti, scritte e non.

    - La “Schola Volgare” è la sede di competenza del Magister della Schola Volgare: in questa sede, liberamente e senza costrizione alcuna, viene elaborato il sapere relativo alla Contemporaneità e alle Innovazioni in essa contenute.

    - “Il Giardino” è la sede di competenza del Filosofo dell'Accademia, che incontra gli accademici, definiti dall'epiteto di “amici”, nel libero e non costretto Dialogo sulle Grandi Domande dell'uomo.

    6. La “Biblioteca”, ad uso e visibilità dei soli membri e ospiti dell'Accademia, è il luogo dove sono raccolti i testi dell'Accademia, suddivisi in “Testi Sacri” e “Testi Profani”. Questi testi possono essere di diretta produzione degli Accademici, o tratti altrove, per passaggio, donazione, ritrovamento, scambio.

    7. il “Tablinum”, ad uso e visibilità dei soli membri dell'Accademia, è il luogo dello studio e della lettura individuale.

    8. La “Cappella San Marco”, ad uso e visibilità dei soli membri e ospiti dell'Accademia, è il luogo del culto aristotelico, presieduto da un Cappellano, nominato dalla Curia, nella persona del Patriarca di Venezia.

    9. Le “Sacre Dimore”, ad uso e visibilità dei soli membri ed ospiti dell'Accademia, sono le camere adibite al riposo e al ritiro. Sono divise nelle sezione de:

    - I “Cubicola”, residenze nominali degli Accademici
    - Le “Logge”, residenze nominali dei Magistri e dei Filosofi dell'Accademia, degli Ospiti di qualsiasi ordine e grado, e delle Autorità Politiche Veneziane.

    Articolo 3 – Organigramma e ruoli interni all'Accademia

    L'Accademia presenta il seguente Organigramma, i seguenti ruoli chiave:

    1. Il “Senato Accademico” è composto dal Serenissimo Doge della Repubblica di Venezia, dal Serenissimo Ministro della Cultura della Repubblica di Venezia, dal Direttore dell'Accademia, dai Magistri ed ex Magistri attivi, dai Filosofi ed ex Filosofi attivi. Esso è l'Organo direttivo e decisionale dell'Accademia. Presiede la Sala del Senato Accademico: qui si prende atto della vita e dell'andamento dell'Accademia, sottoponendola a supervisione. Le decisioni riguardanti l'Accademia sono votate dai Senatori a maggioranza semplice, nell'arco di un tempo prestabilito dal Direttore dell'Accademia.

    2. L'”Ufficio diplomatico” è l'organo di rappresentanza e promozione dell'Accademia di Venezia nelle Terre Italiche e nel Mondo. È composto da Accademici con particolari predisposizioni al cosmopolitismo. Tra essi spiccano le figure degli Ambasciatori dell'Accademia di Venezia per le Terre Italiche e degli Ambasciatori dell'Accademia di Venezia nel Mondo, eletti secondo il criterio del merito e della necessità. I Diplomatici dell'Accademia di Venezia presiedono la sala dell'Ufficio Diplomatico e ivi riportano le loro intenzioni, la loro azione e il loro operato, coordinati e coadiuvati dal Direttore dell'Accademia.

    3. Il Doge in carica e il Ministro della Cultura in carica sono, volta a volta membri onorari dell'Accademia, e sono parte votante del Senato Accademico. Hanno compito di raccordo tra la vita dell'Accademia e la Serenissima Repubblica di Venezia.

    4. Il Direttore dell'Accademia ha il compito di rappresentare l'Accademia, e di agire per essa, in tutti i suoi aspetti. Viene nominato fra tutti gli Accademici, ciascuno dei quali può proporre la propria candidatura presso il Senato Accademico, nel corso dei periodi d'elezione. È compito del Direttore dell'Accademia promuovere l'elezione del suo successore, e aprire pertanto le procedure d'elezione. La votazione è ristretta ai Senatori Accademici, secondo il principio della maggioranza semplice e dell'arco temporale delimitato. In caso di parità di voto, il voto del Ministro della Cultura vale doppio. In caso di assenza, temporanea o permanente, del Direttore dell'Accademia, è compito del Ministro della Cultura farne le veci o indicare, scegliendo in primo luogo fra i Senatori, e in secondo luogo fra gli Accademici, un nome che possa sopperire alla lacuna temporanea. In caso di assenza permanente, o prolungata, senza giustificati motivi, il Direttore dell'Accademia viene comunque deposto, ed è compito del Ministro della Cultura avviare le procedure di nuova elezione, con la massima efficacia e tempestività. Il Direttore dell'Accademia resta in carica finché umani motivi non gli facciano rinunciare all'incarico di sua sponte, fra questi compresi anche il cambio di residenza in altro luogo che non sia a Venezia. Il Senato Accademico può comunque, in qualsiasi momento, chiedere che il Direttore dell'Accademia venga deposto nonostante la sua volontà. Se un Senatore dell'Accademia si esprime contrariamente al Direttore in carica, il Senato è costretto a votare la richiesta. Se il Senato ottiene, a maggioranza semplice in arco temporale ristretto, l'espulsione del Direttore, il Ministro della Cultura è chiamato ad avviare le procedure di nuova elezione.

    5. Il Magister della Schola Latina fa parte del Senato Accademico e ha diritto ad una Loggia, se lo richiede. Presiede la Schola Latina, e ha il compito, del tutto libero, di promuovere la ricerca inerente la Storia in generale, in particolare la storia di Venezia e delle sue origini, onde nobilitarne la leggenda e il proprio ruolo nel Mondo. Resta in carica, salvo casi di inadempienza, circa due mesi, ipoteticamente lungo l'arco di una legislature repubblicana. Le procedure di nomina sono indicate ed indette dal Direttore dell'Accademia, dopo consulta all'interno del Senato Accademico.

    6. Il Magister della Schola Volgare fa parte del Senato Accademico e ha diritto ad una Loggia, se lo richiede. Presiede la Schola Volgare, e ha il compito, del tutto libero, di promuovere la ricerca inerente la Contemporaneità e lo sviluppo di nuovi canoni e orizzonti culturali. Resta in carica, salvo casi di inadempienza, circa due mesi, ipoteticamente lungo l'arco di una legislature repubblicana.Le procedure di nomina sono indicate ed indette dal Direttore dell'Accademia, dopo consulta all'interno del Senato Accademico.

    7. Il Filosofo dell'Accademia ha diritto ad una Loggia, se lo richiede. Presiede il Giardino, e ha il compito, del tutto libero, di promuovere il Dialogo sulle grandi domande dell'uomo. Resta in carica, salvo casi di inadempienza, circa due mesi, ipoteticamente lungo l'arco di una legislatura repubblicana. Il Filosofo, terminato il suo tempo, nomina egli stesso il suo successore, seguendo le disposizioni del Direttore dell'Accademia. In caso di assenza, il Direttore dell'Accademia nomina direttamente il Nuovo Filosofo tra gli Accademici, dopo consulta in Senato Accademico.

    8. Gli Accademici, studenti dell'Accademia di Venezia, hanno libero accesso a tutte le sale dell'Istituto, e hanno il libero compito di godere e di partecipare ai momenti di vita ed espressione dell'Accademia. Possono mostrare fuori dalle mura dell'Accademia la loro appartenenza, nei modi che riterranno più efficaci alla rappresentanza. Hanno diritto ad un Cubiculum, se ne fanno richiesta, o se il Direttore dell'Accademia glielo concede per sua scelta. In caso di particolari predisposizioni, vocazioni, o indole, possono far richiesta al Senato Accademico di essere definiti in maniera più specifica... come musici, cantori, o quant'altro essi desiderino, purchè secondo una tematica culturale.

    9. Gli Ospiti dell'Accademia sono tutti coloro che chiedono accesso alle Sale dell'Accademia, pur non avendo residenza su Suolo Veneziano, Sono considerati Ospiti anche coloro che vengono invitati per eccezionali caratteristiche di ruolo in RR, i Diplomatici Veneziani in visita e le figure della Rappresentanza Politica Veneziana, su richiesta (ovviamente questi due ultimi casi, qualora le persone in questione non facciano già parte dell'Accademia con altri compiti). Gli Ospiti hanno diritto ad una Loggia, qualora ne facciano richiesta, o qualora il Direttore dell'Accademia gliela conceda, per sua libera scelta.

    Articolo 4 – Accesso, Uscita ed Espulsione dall'Accademia

    Ha accesso all'Accademia chiunque ne faccia richiesta, di qualsiasi grado, credo, provenienza, e in qualsiasi momento. Può uscire dall'Accademia chiunque ne faccia richiesta presso il Senato Accademico, per qualsiasi motivo. In caso di decesso, è possibile celebrare i funerali in Cappella San Marco. È espulso dall'Accademia chiunque non rispetti la buona educazione e le regole della cortesia, e chiunque dimostri di non onorare nel Mondo l'appartenenza a questa Sacra Istituzione. La decisione di espellere un Membro dell'Accademia, di qualsiasi ordine e grado, viene votata, a maggioranza semplice e secondo un arco temporale prestabilito, nelle dal Senato Accademico, presso le proprie sedi. Chiunque può richiedere al Senato l'espulsione di un membro dell'Accademia, previo fondato motivo. L'accanimento ad personam, soprattutto senza fondato motivo, verrà comunque considerato elemento di maleducazione e scortesia, con le conseguenze che questo comporta.

    Articolo5 – Esposizione dello Statuto dell'Accademia

    Lo Statuto dell'Accademia di Venezia viene affisso in “Fauces”, presso le sedi accademiche, e in Taverna della Repubblica di Venezia.

    ___________________________________________________________________________

    (HRP : link di riferimento
    http://forum.lesroyaumes.com/viewtopic.php?p=50061771&sid=)

    Julian Lancaster per l'Agence Acilion Presse.


    Venezia (AAP) - Traité entre les Académies de France et de Venise / Trattato fra le Accademie di Francia e Venezia

    Firmato uno storico trattato fra le Accademie di Francia e Venezia.

    Ne riportiamo il testo in entrambe le lingue.


    En ce Vingt-deuxième Jour d'Avril, l'Académie Royale de France et l'Académie de Venise ont signé à Paris un important accord en déclarant ainsi leur volonté de commancer ensemble une grande et fructueuse collaboration qui portera très probablement à un grand développement culturel de toutes les deux.
    En tant que journaliste vénitien de l'Agence Acilion Presse, j'ai décidé donc de faire cet article autant qu'en françois que en italique afin de concréter, du point de vue journalistique, ce tout nouveau lien.
    Un des principaux points de ce traité est par example la constitution d'une Bibliothèque unique pourvue d'ouvrages françois et vénitiens : le Sérénissime Ministre de la Culture, finissant son mandat aujourd'hui, a intention de faire traduire en françois les ouvrages meilleurs de son Académie afin que les interessés de France puissent les consulter et également que ce nouveau endroit de connaissances s'enrichisse de plus en plus.
    Des jumelages entre les deux instituctions sont aussi prévus ainsi que des nominations d'Académiciens Honoris Causa parmi des membres s'étant distingués en ce partage des savoirs.
    Pour que tout lecteur puisse bien prendre vision du pacte en son ensemble, j'en annexe une reproduction.


    Julian Lancaster, exceptionnellement pour l'Agence Acilion Presse Françoise.

    (HRP : source : https://paxinterris.forumattivo.com/bacheca-dell-accademia-f18/?sid=)
    ____________________________________________________________________________________________________

    Traité d'Entente entre l'Académie Royale de France et l'Académie de Venise.


    Préambule


    Par le présent traité, l'Académie Royale de France et l'Académie de la Sérénissime république de Venise manifestent leur volonté de développer leurs liens dans une collaboration fraternelle et fructueuse afin de voir les meilleurs savoirs et connaissances du monde connu rayonner sur nos deux nations.


    Premier Article - De la reconnaissance mutuelle.
    1.1 L'Académie Royale de France reconnaît l'Académie de Venise et sa légitimité comme Institution officielle Vénitienne en charge de la culture et réglementée par les lois de la Sérénissime République de Venise.
    1.2 L'Académie de Venise reconnaît l'Académie Royale de France et sa légitimité comme Institution officielle et Royale en charge de la culture et réglementée par les lois du Royaume de France.

    Article Deux - De la reconnaissance d'autres éventuelles académies.
    2.1 L'Académie Royale de France s'engage à reconnaître également les Académies d'autres États ayant signé des traités avec l'Académie de Venise, à condition qu'elles soient officiellement reconnues et réglementées par les lois de leur État d'origine.
    2.2 L'Académie de Venise s'engage à reconnaître également les Académies d'autres États ayant signé des traités avec l'Académie Royale de France, à condition qu'elles soient officiellement reconnues et réglementées par les lois de leur État d'origine.

    Article Trois - De l'amitié entre l'Académie Royale de France et l'Académie de Venise.
    Les Académies susmentionnées sont liées par une amitié mutuelle,cette dernière étant en vigueur en tout cas.

    Article Quatre - Du partage des Savoirs.
    4.1 L'Académie de Venise se déclare profondément reconnaissante de la disponibilité de l'Académie Royale de France à héberger les ouvrages vénitiens.
    4.2 L'Académie de Venise pourvoira la Bibliothèque de l'Académie Royale de France de copies de ses meilleurs ouvrages.
    4.3 Les membres de l'Académie Royale de France ainsi que de l'Académie de Venise pourront administrer et consulter la "Bibliothèque des Académies de France et de Venise" qui sera conséquemment constituée.

    Article Cinq - Des visites des Académiciens.
    5.1 Tout membre de l'Académie Royale de France pourra toujours se rendre à l'Académie de Venise, il sera accueilli et traité avec ménagement; un préavis de quelques jours pour pouvoir l'héberger de la meilleure des façons sera néanmoins préférable.
    5.2 Tout membre de l'Académie de Venise pourra toujours se rendre à l'Académie Royale de France, il sera accueilli et traité avec ménagement; un préavis de quelques jours pour pouvoir l'héberger de la meilleure des façons sera néanmoins préférable.

    Article Six - Des jumelages entre nos deux Académies.
    6.1 Dans une volonté commune du Grand Académicien Royal de France et du Ministre de la Culture Vénitien ou de l'éventuel Directeur de l'Académie de Venise, d'organisation d'un jumelage, un Académicien François s'étant distingué pour ses mérites pourra se rendre à l'Académie de Venise et vice versa.
    6.2 L'Académie Royale de France garantira à son hôte un voyage sûr, notamment lors de son passage à travers le Royaume de France; l'Académie de Venise garantira à son hôte un voyage sûr, notamment lors de son passage à travers la Sérénissime République de Venise.

    Article 7 - D'éventuelles nominations aux dignités d'Académicien Honoris Causa.
    7.1 L'Académie Royale de France pourra demander à l'Académie de Venise de choisir l'un de ses Sénateurs afin de l'élever à la dignité d'Académicien Honoris Causa.
    7.2 L'Académie de Venise pourra demander à l'Académie Royale de France de choisir l'un de ses Académiciens afin de l'élever à la dignité de Sénateur Honoris Causa.
    7.3 Il sera de coutume que ce choix soit effectué parmi les membres s'étant distingués dans la collaboration entre nos deux Académies.

    Article 8 - Dispositions Annexes
    8.1 Ce traité est présentement rédigé en deux versions, italique et françoise, toutes les deux sont valides de la même manière.


    Faict à l'Académie Royale de France, le 22ème Jour du Mois d'Avril de l'An de Grasce 1458.

    Sindanarie Carsenac
    Grand Académicien Royal de France


    Nebisa de Malemort
    Grand Chambellan de France


    Eckart Lazzaro Torless Della Caramagnola
    Ministre de la culture de la Sérénissime république de Venise



    ____________________________________________________________________________________________________

    In questo Ventiduesimo Giorno di Aprile, l'Accademia Reale di Francia e l'Accademia di Venezia hanno firmato a Parigi un importante accordo dichiarando così la loro volontà di cominciare insieme una grande e fruttuosa collaborazione che porterà molto probabilmente a un grande sviluppo culturale di entrambe.
    In qualità di giornalista veneziano dell'Agence Acilion Presse, ho deciso dunque di fare questo articolo sia in francese che in italico al fine di concretizzare, dal punto di vista giornalistico, questo nuovo legame.
    Uno dei principali punti di questo trattato è per esempio la costituzione di una Biblioteca unica fornita di opere francesi e veneziane : il Serenissimo Ministro della Cultura, che finisce il suo mandato quest'oggi, ha intenzione di far tradurre in francese le opere migliori della sua Accademia al fine che gli interessati di Francia possano consultarle e ugualmente che questo nuovo luogo di conoscenze si arricchisca sempre di più.
    Dei gemellaggi fra le due istituzioni sono inoltre previsti così come delle nomine di Accademici Honoris Causa fra dei membri che si sono distinti in questa condivisione di saperi.
    Perché ogni lettore possa prendere visione del patto nel suo insieme, ne allego una riproduzione.


    Julian Lancaster per l'Agence Acilion Presse Italica

    (HRP : fonte : https://paxinterris.forumattivo.com/bacheca-dell-accademia-f18/?sid=)
    ____________________________________________________________________________________________________

    Trattato di Intesa fra l'Accademia Reale di Francia e l'Accademia di Venezia.


    Preambolo


    Con il presente trattato, l'Accademia Reale di Francia e l'Accademia della Serenissima Repubblica di Venezia manifestano la loro volontà di sviluppare i loro legami in una collaborazione fraterna e fruttuosa al fine di vedere i migliori saperi e conoscenze del mondo conosciuto ragionare sulle nostre due nazioni.


    Primo Articolo - Del riconoscimento reciproco.
    1.1 L'Accademia Reale di Francia riconosce l'Accademia di Venezia e la sua legittimità come Istituzione Culturale Ufficiale Veneziana e regolamentata dalle leggi della Serenissima Repubblica di Venezia.
    1.2 L'Accademia di Venezia riconosce l'Accademia Reale di Francia e la sua legittimità come Istituzione Culturale Ufficiale Reale e regolamentata dalle leggi del Regno di Francia.

    Articolo Due - Del riconoscimento di altre eventuali accademie.
    2.1 L'Accademia Reale di Francia si impegna a riconoscere ugualmente le Accademie di altri Stati che hanno firmato dei trattati con l'Accademia di Venezia, a condizione che siano ufficialmente riconosciute e regolamentate dalle leggi del loro Stato d'origine.
    2.2 L'Accademia di Venezia si impegna a riconoscere ugualmente le Accademie di altri Stati che hanno firmato dei trattati con l'Accademia Reale di Francia, a condizione che siano ufficialmente riconosciute e regolamentate dalle leggi del loro Stato d'origine.

    Articolo Tre - Dell'amicizia fra l'Accademia Reale di Francia e l'Accademia di Venezia.
    Le suddette Accademie sono legate da un'amicizia reciproca, quest'ultima è vigente in ogni caso.

    Articolo Quattro - Della condivisione dei Saperi.
    4.1 L'Accademia di Venezia si dichiara profondamente riconoscente della disponibilità dell'Accademia Reale di Francia ad ospitare le opere veneziane.
    4.2 L'Accademia di Venezia fornirà alla Biblioteca dell'Accademia di Francia le copie delle sue opere migliori.
    4.3 I membri dell'Accademia Reale di Francia così come dell'Accademia di Venezia potranno amministrare e consultare la "Biblioteca delle Accademie di Francia e di Venezia" che sarà conseguentemente costituita.

    Articolo Cinque - Delle visite degli Accademici.
    5.1 Ogni membro dell'Accademia Reale di Francia potrà sempre recarsi all'Accademia di Francia, sarà accolto e trattato con riguardo; un preavvsiso di qualche giorno per poterlo ospitare nel miglior modo possibile sarà tuttavia preferibile.
    5.2 Ogni membro dell'Accademia di Venezia potrà sempre recarsi all'Accademia Reale di Francia, sarà accolto e trattato con riguardo, un preavviso di qualche giorno per poterlo ospitare nel miglior modo possible sarà tuttavia preferibile.

    Articolo Sei - Dei gemellaggi fra le nostre due Accademie.
    6.1 Nella volontà comune del Grande Accademico Reale di Francia e del Ministro della Cultura Veneziano o dell'eventuale Direttore dell'Accademia di Venezia, di organizzazione di un gemellaggio, un Accademico Francese che si è distinto per i suoi meriti potrà recarsi all'Accademia di Venezia e viceversa.
    6.2 L'Accademia Reale di Francia garantirà al suo ospite un viaggio sicuro, in particolare al momento del suo passaggio attraverso il Regno di Francia; l'Accademia di Venezia garantirà al suo ospite un viaggio sicuro, in particolare al momento del suo passaggio attraverso la Serenissima Repubblica di Venezia.

    Articolo Sette - Di eventuali nomine alla dignità di Accademico Honoris Causa.
    7.1 L'Accademia Reale di Francia potrà chiedere all'Accademia di Venezia di scegliere uno dei suoi Senatori al fine di elevarlo alla dignità di Accademico Honoris Causa.
    7.2 L'Accademia di Venezia potrà chiedere all'Accademia Reale di Francia di scegliere uno dei suoi Accademici al fine di elevarlo alla dignità di Senatore Honoris Causa.
    7.3 Sarà consuetudine che la scelta sia effettuata fra i membri che si sono distinti nella collaborazione fra le nostre due Accademie.

    Articolo Otto - Disposizioni Allegate
    8.1 Questo trattato è attualmente redatto in due versioni, italica e francese, entrambe sono valide allo stesso modo.



    Fatto all'Accademia Reale di Francia Giovedì XXII del Mese di Aprile dell'Anno di Grazia 1458.

    Sindanarie Carsenac
    Grande Accademico Reale di Francia


    Nebisa di Malemort
    Gran Ciambellano di Francia


    Eckart Lazzaro Torless Della Carmagnola
    Ministro della Cultura della Serenissima Repubblica di Venezia




    Paris (AAP) - Se renouvelant d'activité depuis quelques mois, de conférences en coopérations, l'Académie Royale de France dirigée depuis trois mois par la Grande Académicienne Royale Sindanarie Carsenac, Dame de Viam et Ecuyère de l'Ordre Royal de la Licorne, a fait publié divers éloges des Grands du Royaume, rédigés par l'Académicien Royal François Noel de Voltaire.

    Les premiers publiés furent donc ceux des trois primes Grands Maîtres de France que sont Tristan de Salignac dict "Biquette", d'Heraklius, et du non moins célèbre et admiré Prince de Fontainebleau, Juliano di Juliani.

    Voici donc les éloges en question dans l'ordre sus-cité :


    "Éloge de Tristan de Salignac dit "Biquette"
    Par l'Académicien Royal de France
    Francois Noel de Voltaire

    Il seroit difficile d’avoir l’honneur de se trouver au milieu de vous, d’avoir devant les yeux la France, d’avoir lu l’histoire de son rayonnement, sans penser d’abord à celui à qui elle en est redevable, et sans se persuader qu’il n’y a rien de plus naturel et qui doive moins vous déplaire que d’entamer ce tissu de louanges qu’exigent le devoir et la coutume, par quelques traits où le prince de Condé soit reconnoissable, et qui en renouvellent la mémoire.

    Ce n’est point un personnage qu’il soit facile de rendre ni d’exprimer par de belles paroles ou par de riches figures, par ces discours moins faits pour relever le mérite de celui que l’on veut peindre, que pour montrer tout le feu et toute la vivacité de l’Orateur. Suivez le règne de Lévan III, c’est la vie de Tristan se Salignac, c’est son éloge.

    Ouvrez son testament politique, digérez cet ouvrage, c’est la peinture de son esprit, son ame toute entière s’y développe, l’on y découvre le secret de sa conduite et de ses actions, l’on y trouve la source et la vraisemblance de tant et de si grands événements qui ont paru sous son administration, l’on y voit sans peine qu’un homme qui pense si virilement et si juste, a pu agir loyalement durant la fronde et avec succès comme Grand Maître de France.

    Génie fort et supérieur, il a su tout le fond et tout le mystère du Gouvernement, il a connu le beau et le sublime du ministère comme sage régent des Flandres il a respecté l’étranger, ménagé les Couronnes, connu le poids de leur alliance en Bretagne. Il a opposé des alliés à des ennemis, il a veillé aux intérêts du dehors à la Pairie comme à ceux du dedans à la Hérauderie et à la Cour d’appel. Tant est si bien qu’il n’a oublié que les siens.

    Celui qui domine tout et qui redoute beaucoup aussi trouvoit en lui un serviteur fidèle, et, si l’on sait bien comme les Rois n’ont point d’amis, Tristan de Salignac fut peut être pour Levan III un compagnon sincère et regretté

    Par là vous êtes bien digne, Tristan de Salignac, dit Biquette, Prince de Condé, Comte de Hainaut, Baron de Beaune , de ces grands protecteurs qui vous ont confié le soin de leur gloire, qui ont voulu aller à la postérité, mais qui ont voulu y aller avec vous."


    "Éloge d'Heraklius
    Par l'Académicien Royal de France
    Francois Noel de Voltaire

    Rien, sans doute, n’a plus contribué à la gloire de Levan III, que le talent admirable qu’il avoit reçu du Ciel, de savoir mettre à leur véritable place les grands hommes dont il semble que la nature avoit pris plaisir d’enrichir la France sous son règne. Ce fut ce Roy sage et pénétrant qui confia au Comte de Monbazillac les différents emplois qu’il a remplis d’une façon si brillante. Toute la France sait qu’il étoit digne des honneurs où les bontés de son Roy l’avoient élevé. On le voyoit sans envie, décoré des premières dignités du Royaume, elles étoient la juste récompense de son mérite et de sa vertu.

    Il ne sera dit de luy que ce qu’il est impossible de taire. Grand dans le noble métier qu’il a fait toute sa vie, plein d’érudition parmi vous, sage dans les conseils de son maître, On se souvient de lui comme d’un brillant rhéteur lorsqu’il plaidoit contre l’un ou l’autre félon que l’histoire du monde aura tôt fait d’oublier. On se souvient de lui en initiateur de la Grande Prévôté de France.

    Diplomate éclairé à l’origine de la signature de moult traités dans son Auvergne d’adoption, Il savoit, par un sage tempérament de grandeur et d’affabilité, se concilier les esprits et entraîner tous les cœurs. Le Roy lui-même se plaisoit à dire de lui qu’il tout faisoit l'unanimité partout où il passoit.

    Nos plumes savantes étoient faites pour traiter un si grand sujet, elles lui assurèrent, dans la postérité la plus reculée, la place qu’il occupe aujourd’hui dans les cœurs de tous les François. Oui, Messieurs, tant qu’il y aura des hommes vertueux et capables de sentir les traits propres à peindre la vertu, des amateurs de l’héroïsme, et des juges délicats de cette noblesse avec laquelle il faut définir le héros, L’Académie louera leurs hauts faits.

    Par là vous êtes bien digne, Heraklius, Prince de Noailles, Vicomte de Montboissier , de ces grands protecteurs qui vous ont confié le soin de leur gloire, qui ont voulu aller à la postérité, mais qui ont voulu y aller avec vous."


    "Éloge de Juliano di Juliani
    Par l'Académicien Royal de France
    Francois Noel de Voltaire

    Il est passager, mais ses ouvrages nous restent. Il a vécu, il a travaillé pour nous, nous n’ignorons pas sa vie, nous savons ses travaux : nous venons, pour une fois, jeter un regard sur ses traits, pour connaistre comment y est tracée l’empreinte de ses labeurs, pour le distinguer, luy dont nous devons honorer le passé, et dont l’avenir promet encore qui sait de nouvelles splendeurs.

    C’est qu’il sait déjà la vie. Un ciel ardent l’a mûri. La vie publique, il la connoit par la hasard. Elle fust sa course initiatique au nom du sens d’un bien commun. Constant et exemplaire, plus personne ne comptoit le nombre de ses mandats comme Duc du Berry.

    Dans les époques de confusion et de sanglantes erreurs, il a su faire son choix, s’est allié à la modération armée, s’est enfermé et a combattu dans l’Anjou félon sachant voir la justice et le bien dans la Couronne de France. Il n’a échappé qu’avec peine à la mort lors de ses batailles homériques en province de Bretagne. Il vient à Paris ; il regarde autour de lui, un âge nouveau va naître.

    Tout ce bruit se fit entendre jusque dans le palais souverain. On y voulut voir ce qui causait un tel éclat et s’il serait bon de luy donner les outils de son talent. Celui qui domine tout et qui redoute beaucoup aussi, voulut savoir ce que valoit cette arme qu’il se disposait à élever. Il en mesura la portée et le fit Pair de France.

    La main sure qui conseilloit le Roy ne s’arresta plus que son œuvre ne fust accomplie. Grand Maître de France, elle fut loyale, et sa parole le fust aussi. Partout cette main soudaine porta le même style limpide et travailleur, nourri de la connaissance exacte des affaires du moment, et que rien ne gesna dans sa persévérance

    Propre à faire les délices de la société dans laquelle il se comptoit pour rien, ses vertus étoient sincères, il étoit avec lui-même ce qu’il paroissoit aux autres. On ne lui a point trouvé de défaut, et ce qui comble son éloge, personne n’a jamais désiré de lui en trouver.

    « Les paroles s'envolent, les écrits s'effacent, seuls les faits restent » Ce fut plus qu’une devise, une profession de foi.

    Par là vous êtes bien digne, Juliano di Juliani, Prince de Fontainebleau, Comte de St Marie d'Oloron, Vicomte de Chenonceau, Baron de la Ferté, de ces grands protecteurs qui vous ont confié le soin de leur gloire, qui ont voulu aller à la postérité, mais qui ont voulu y aller avec vous."


    Eoghan de Dénéré-Dongenan, pour l'Agence Acilion Presse

    21-07-2010 Statuto dell'Accademia di Venezia


    Considerato che non tutti possono recarsi in Taverna Veneziana per i più disparati motivi, riteniamo giusto continuare nella pubblicazione delle leggi vigenti all'interno della Serenissima, affinché, per mezzo del nostro giornale leggibile da tutti, ogni veneziano, laddove lo desiderasse, possa venire a conoscenza delle norme che regolano l'Accademia di Venezia.
    E' di essa infatti che quest'oggi, Ventuno Luglio, vogliamo parlarvi riportandovene interamente gli statuti che la regolano.

    ____________________________________________________________


    Statuto dell'Accademia di Venezia

    Premessa

    1. L'Accademia di Venezia è un'Istituzione della Serenissima Repubblica di Venezia.
    2. Il presente Statuto definisce l'Accademia di Venezia e ne espone i principi ed i fini.
    3. Il presente Statuto potrà essere modificato dal Doge e dal Serenissimo Consiglio della Repubblica di Venezia, ma esclusivamente attraverso il lasciapassare del Senato Accademico, che resta l'Organo decisionale ed organizzativo di questa Istituzione.

    Articolo 1 - dei Principi e degli Scopi dell'Accademia di Venezia

    1. L'Accademia di Venezia si fonda sui principi esposti qui di seguito:

    - la fedeltà alla Chiesa Aristotelica e alla Repubblica di Venezia, la quale accetta il dovere di seguirne le sorti, di aiutarne e agevolarne la promozione, di rispondere alle sue richieste
    - l'indipendenza dalla politica e dalle logiche dei partiti
    - l'ispirazione alla Cultura e alla Fede Aristotelica
    - la libertà di parola, credo, pensiero e azione dei suoi membri ed ospiti, nei limiti del rispetto e della cortesia.

    2. I principali fini dell'Accademia di Venezia sono:

    - la crescita civile, morale e spirituale dei cittadini veneziani
    - la produzione culturale e lo sviluppo della conoscenza
    - la promozione dell'amicizia fra i popoli
    - lo sviluppo di accordi culturali con Istituzioni simili, comunque in sintonia e non in contrasto con i principi e i fini dell'Accademia di Venezia.
    - il dialogo ideologico e religioso

    Articolo 2 - Luoghi dell'Accademia di Venezia e loro funzioni

    Di seguito viene enunciata la suddivisione e la disposizione degli Edifici e degli Spazi dell'Accademia di Venezia:

    1. L'Accademia di Venezia si trova solo ed esclusivamente in questo luogo:

    https://paxinterris.forumattivo.com/forum.htm

    2. La “Porta dei Leoni” rappresenta l'ingresso dell'Accademia, ha visibilità pubblica e accesso a chiunque. Ha modalità squisitamente GDR, e ha la funzione di accogliere i visitatori. E' buona consuetudine offrire qui la propria presentazione, prima di accedere alle altre sale.

    3. Le “Fauces” sono il luogo della rappresentanza dell'Accademia, e hanno visibilità pubblica. Sono qui depositati i sigilli e i blasoni araldici, una copia del presente Statuto, e gli Annales, i quali, oltre a ricordare i momenti più significativi della Storia in atto dell'Accademia, mostrano i nomi dei Magistri ed ex Magistri, dei Filosofi ed ex Filosofi, degli Ambasciatori dell'Accademia nelle Terre Italiche e nel Mondo.

    4. La “Bacheca dell'Accademia” è il luogo delle comunicazioni accademiche, ad uso dei suoi soli membri ed ospiti, che soli ne hanno visibilità.

    5. La zona definita “Atrium” è ad uso dei membri e degli ospiti dell'Accademia, che soli ne hanno visibilità. Questo ambiente è un centro di smistamento, e conduce ad altre sale:

    - La Sala del “Senato Accademico”, il luogo in cui opera il Senato Accademico

    - L'”Ufficio Diplomatico”, il luogo in cui operano i Diplomatici e gli Ambasciatori dell'Accademia.

    - I “Salotti dell'Accademia”, divisi in:

    >>>>>> “Salotto per le Arti”, dedicato al dialogo sull'Arte, alla produzione di opere d'arte e alla loro esposizione, alla musica, al canto.. e ad ogni espressione artistica, nelle sue diverse forme. Tale salotto funge anche come zona di rappresentanza, in particolari eventi.
    >>>>>> “Salotto per le Scienze”, dedicato al dialogo sulla Scienze nelle loro diverse forme e attitudini (Astronomia, Fisica, Matematica, Botanica, Medicina, ….), e alla sperimentazione.
    >>>>>> “Salotto per il dialogo religioso”, dedicato all'incontro e al dialogo fra i rappresentanti delle diverse fedi.

    - L'”Aula Magna” è la sede dello svolgimento delle lectiones e della consegna dell'alloro accademico, il segno di riconoscimento agli uomini di Cultura, che qui introducono il loro pensiero, ed espongono agli Accademici la loro visione del mondo e della vita.

    - La “Schola Latina” è la sede di competenza del Magister della Schola Latina: in questa sede, liberamente e senza costrizione alcuna, viene elaborato il sapere relativo alla Storia di Venezia e le sue origini in particolare, della Storia in generale, cogliendo dalle diverse fonti, scritte e non.

    - La “Schola Volgare” è la sede di competenza del Magister della Schola Volgare: in questa sede, liberamente e senza costrizione alcuna, viene elaborato il sapere relativo alla Contemporaneità e alle Innovazioni in essa contenute.

    - “Il Giardino” è la sede di competenza del Filosofo dell'Accademia, che incontra gli accademici, definiti dall'epiteto di “amici”, nel libero e non costretto Dialogo sulle Grandi Domande dell'uomo.

    6. La “Biblioteca”, ad uso e visibilità dei soli membri e ospiti dell'Accademia, è il luogo dove sono raccolti i testi dell'Accademia, suddivisi in “Testi Sacri” e “Testi Profani”. Questi testi possono essere di diretta produzione degli Accademici, o tratti altrove, per passaggio, donazione, ritrovamento, scambio.

    7. il “Tablinum”, ad uso e visibilità dei soli membri dell'Accademia, è il luogo dello studio e della lettura individuale.

    8. La “Cappella San Marco”, ad uso e visibilità dei soli membri e ospiti dell'Accademia, è il luogo del culto aristotelico, presieduto da un Cappellano, nominato dalla Curia, nella persona del Patriarca di Venezia.

    9. Le “Sacre Dimore”, ad uso e visibilità dei soli membri ed ospiti dell'Accademia, sono le camere adibite al riposo e al ritiro. Sono divise nelle sezione de:

    - I “Cubicola”, residenze nominali degli Accademici
    - Le “Logge”, residenze nominali dei Magistri e dei Filosofi dell'Accademia, degli Ospiti di qualsiasi ordine e grado, e delle Autorità Politiche Veneziane.



    Articolo 3 - Organigramma e ruoli interni all'Accademia

    L'Accademia presenta il seguente Organigramma, i seguenti ruoli chiave:

    1. Il “Senato Accademico” è composto dal Serenissimo Doge della Repubblica di Venezia, dal Serenissimo Ministro della Cultura della Repubblica di Venezia, dal Direttore dell'Accademia, dai Magistri ed ex Magistri attivi, dai Filosofi ed ex Filosofi attivi. Esso è l'Organo direttivo e decisionale dell'Accademia. Presiede la Sala del Senato Accademico: qui si prende atto della vita e dell'andamento dell'Accademia, sottoponendola a supervisione. Le decisioni riguardanti l'Accademia sono votate dai Senatori a maggioranza semplice, nell'arco di un tempo prestabilito dal Direttore dell'Accademia.

    2. L'”Ufficio diplomatico” è l'organo di rappresentanza e promozione dell'Accademia di Venezia nelle Terre Italiche e nel Mondo. È composto da Accademici con particolari predisposizioni al cosmopolitismo. Tra essi spiccano le figure degli Ambasciatori dell'Accademia di Venezia per le Terre Italiche e degli Ambasciatori dell'Accademia di Venezia nel Mondo, eletti secondo il criterio del merito e della necessità. I Diplomatici dell'Accademia di Venezia presiedono la sala dell'Ufficio Diplomatico e ivi riportano le loro intenzioni, la loro azione e il loro operato, coordinati e coadiuvati dal Direttore dell'Accademia.

    3. Il Doge in carica e il Ministro della Cultura in carica sono, volta a volta membri onorari dell'Accademia, e sono parte votante del Senato Accademico. Hanno compito di raccordo tra la vita dell'Accademia e la Serenissima Repubblica di Venezia.

    4. Il Direttore dell'Accademia ha il compito di rappresentare l'Accademia, e di agire per essa, in tutti i suoi aspetti. Viene nominato fra tutti gli Accademici, ciascuno dei quali può proporre la propria candidatura presso il Senato Accademico, nel corso dei periodi d'elezione. È compito del Direttore dell'Accademia promuovere l'elezione del suo successore, e aprire pertanto le procedure d'elezione. La votazione è ristretta ai Senatori Accademici, secondo il principio della maggioranza semplice e dell'arco temporale delimitato. In caso di parità di voto, il voto del Ministro della Cultura vale doppio. In caso di assenza, temporanea o permanente, del Direttore dell'Accademia, è compito del Ministro della Cultura farne le veci o indicare, scegliendo in primo luogo fra i Senatori, e in secondo luogo fra gli Accademici, un nome che possa sopperire alla lacuna temporanea. In caso di assenza permanente, o prolungata, senza giustificati motivi, il Direttore dell'Accademia viene comunque deposto, ed è compito del Ministro della Cultura avviare le procedure di nuova elezione, con la massima efficacia e tempestività. Il Direttore dell'Accademia resta in carica finché umani motivi non gli facciano rinunciare all'incarico di sua sponte, fra questi compresi anche il cambio di residenza in altro luogo che non sia a Venezia. Il Senato Accademico può comunque, in qualsiasi momento, chiedere che il Direttore dell'Accademia venga deposto nonostante la sua volontà. Se un Senatore dell'Accademia si esprime contrariamente al Direttore in carica, il Senato è costretto a votare la richiesta. Se il Senato ottiene, a maggioranza semplice in arco temporale ristretto, l'espulsione del Direttore, il Ministro della Cultura è chiamato ad avviare le procedure di nuova elezione.

    5. Il Magister della Schola Latina fa parte del Senato Accademico e ha diritto ad una Loggia, se lo richiede. Presiede la Schola Latina, e ha il compito, del tutto libero, di promuovere la ricerca inerente la Storia in generale, in particolare la storia di Venezia e delle sue origini, onde nobilitarne la leggenda e il proprio ruolo nel Mondo. Resta in carica, salvo casi di inadempienza, circa due mesi, ipoteticamente lungo l'arco di una legislature repubblicana. Le procedure di nomina sono indicate ed indette dal Direttore dell'Accademia, dopo consulta all'interno del Senato Accademico.

    6. Il Magister della Schola Volgare fa parte del Senato Accademico e ha diritto ad una Loggia, se lo richiede. Presiede la Schola Volgare, e ha il compito, del tutto libero, di promuovere la ricerca inerente la Contemporaneità e lo sviluppo di nuovi canoni e orizzonti culturali. Resta in carica, salvo casi di inadempienza, circa due mesi, ipoteticamente lungo l'arco di una legislature repubblicana.Le procedure di nomina sono indicate ed indette dal Direttore dell'Accademia, dopo consulta all'interno del Senato Accademico.

    7. Il Filosofo dell'Accademia ha diritto ad una Loggia, se lo richiede. Presiede il Giardino, e ha il compito, del tutto libero, di promuovere il Dialogo sulle grandi domande dell'uomo. Resta in carica, salvo casi di inadempienza, circa due mesi, ipoteticamente lungo l'arco di una legislatura repubblicana. Il Filosofo, terminato il suo tempo, nomina egli stesso il suo successore, seguendo le disposizioni del Direttore dell'Accademia. In caso di assenza, il Direttore dell'Accademia nomina direttamente il Nuovo Filosofo tra gli Accademici, dopo consulta in Senato Accademico.

    8. Gli Accademici, studenti dell'Accademia di Venezia, hanno libero accesso a tutte le sale dell'Istituto, e hanno il libero compito di godere e di partecipare ai momenti di vita ed espressione dell'Accademia. Possono mostrare fuori dalle mura dell'Accademia la loro appartenenza, nei modi che riterranno più efficaci alla rappresentanza. Hanno diritto ad un Cubiculum, se ne fanno richiesta, o se il Direttore dell'Accademia glielo concede per sua scelta. In caso di particolari predisposizioni, vocazioni, o indole, possono far richiesta al Senato Accademico di essere definiti in maniera più specifica... come musici, cantori, o quant'altro essi desiderino, purchè secondo una tematica culturale.

    9. Gli Ospiti dell'Accademia sono tutti coloro che chiedono accesso alle Sale dell'Accademia, pur non avendo residenza su Suolo Veneziano, Sono considerati Ospiti anche coloro che vengono invitati per eccezionali caratteristiche di ruolo in RR, i Diplomatici Veneziani in visita e le figure della Rappresentanza Politica Veneziana, su richiesta (ovviamente questi due ultimi casi, qualora le persone in questione non facciano già parte dell'Accademia con altri compiti). Gli Ospiti hanno diritto ad una Loggia, qualora ne facciano richiesta, o qualora il Direttore dell'Accademia gliela conceda, per sua libera scelta.


    Articolo 4 - Accesso, Uscita ed Espulsione dall'Accademia

    Ha accesso all'Accademia chiunque ne faccia richiesta, di qualsiasi grado, credo, provenienza, e in qualsiasi momento. Può uscire dall'Accademia chiunque ne faccia richiesta presso il Senato Accademico, per qualsiasi motivo. In caso di decesso, è possibile celebrare i funerali in Cappella San Marco. È espulso dall'Accademia chiunque non rispetti la buona educazione e le regole della cortesia, e chiunque dimostri di non onorare nel Mondo l'appartenenza a questa Sacra Istituzione. La decisione di espellere un Membro dell'Accademia, di qualsiasi ordine e grado, viene votata, a maggioranza semplice e secondo un arco temporale prestabilito, nelle dal Senato Accademico, presso le proprie sedi. Chiunque può richiedere al Senato l'espulsione di un membro dell'Accademia, previo fondato motivo. L'accanimento ad personam, soprattutto senza fondato motivo, verrà comunque considerato elemento di maleducazione e scortesia, con le conseguenze che questo comporta.

    Articolo5 - Esposizione dello Statuto dell'Accademia

    Lo Statuto dell'Accademia di Venezia viene affisso in "Fauces", presso le sedi accademiche, e in Taverna della Repubblica di Venezia.

    ____________________________________________________________


    Julien de Lancastre pour la K.A.P.


    HRP - Fonti

    Taverna della Serenissima, Corpo Legislativo della Serenissima Repubblica di Venezia
    http://forum.iregni.com/viewtopic.php?t=1383841&sid=

    ______________________________________________________________________

    22-09-2010 Venezia (KAP) - Convegno Teologico: Aristotelismo e Spinozismo


    Nel XX giorno del mese di settembre dell'Anno del Signore 1458, viene indetta da Padre Eckart, direttore dell'Accademia Serenissima di Venezia un Convegno Teologico di dialogo tra le fedi Aristotelica e Spinozista.
    Tale Convegno, primo nel suo genere si terrà nel giorno XXVI settembre 1458 presso l'Accademia di Venezia.
    L'incontro è aperto a tutti previa presentazione alla Porta dei Leoni.
    Ecco l'indirizzo per accedere all'Accademia:

    https://paxinterris.forumattivo.com/forum.htp

    Riportiamo per completezza l'invito pubblicato in Taverna Serenissima:

      La data/ora di oggi è Lun Mag 06, 2024 3:42 pm