Arrivo del Principe Sovrano Maestro del Priorato di Sion

Pigreco era rientrato in Serenissima dopo la missione in Savoia che lo aveva tenuto fuori dalla sua residenza per oltre due mesi.

Al suo arrivo molte incombenze erano da affrontare… ricevette l’invito dal Prefetto Aggiunto dei Vidami, Sua Eccellenza Monsignor Alessandro III de Montemayor, alla Santa Messa presso la Fortezza di San Michele Arcangelo, sede della Guardia Episcopale.
Pigreco fu lieto di partecipare alla funzione che prevedeva anche l’intronizzazione degli Alti Dignitari da parte del Primate Imperiale… una cerimonia che vedeva impegnate molte personalità ecclesiastiche ed avere la possibilità di parteciparvi con l’invito del Prefetto Aggiunto dei Vidami era un vero onore.

Fu nella sua taverna, a Padova, che Pigreco incontrò Padre Eckart e con lui intavolò un’interessante discussione al termine della quale gli fu proposto di visitare l’Accademia Veneziana ove era organizzato il Convegno Teologico.
Ricevuta la mappa per raggiungere l’edificio, Pigreco sbrigò alcune faccende e si incamminò.

Quando fu innanzi al portone, la porta dei leoni, era ormai buio… bussò con decisione ponendosi in paziente attesa.

Padre Eckart fu avvisato dei nuovi arrivi.... si trattava di visite illustri, e cercò di farsi trovare preparato.
Le luci del giorno erano ormai perse nei luoghi della memoria, calata la notte un Cavaliere attendeva al portone, con aria fiera, e spada in guaina.
Apparteneva egli a mondi che il Domenicano poteva solo immaginare: il quadro, incompleto, tuttavia serbava qualche pezzo più nitido e chiaro. Il Messere in questione era noto a Padova col nome di Pigreco, aveva fama di sensibile credente aristotelico e amante del sapere. Nota era anche la sua antica appartenenza Templare e la sua alta carica, oggi, all'interno del Priorato di Sion.
Era persona da ricevere con il vestito d'ordinanza: il vestito d'ordinanza di Padre Eckart era, tutti lo sapevano, il saio domenicano, e il consunto mantello nero, e corrispondeva alla sua idea di rigore, di umiltà, quindi di buona rappresentanza.
Fu così che si presentò alla porta, piuttosto gioviale.
Messer Pigreco disse Siate il benvenuto qui, e ben accolto... Sono giorni di Convegno, questi, ma penso e spero vi siano giorni graditi. Se vorrete partecipare troverete gli interventi in Aula Magna, girato l'Atrium. Perintanto vi farò preparare una Loggia presso le Sacre dimore, qualora vogliate riposarvi un poco. Vi chiedo solo una cortesia, di deporre le armi all'ingresso, prima di allungare il passo ulteriormente.

La porta si aprì e la luce proveniente dall’interno avrebbe reso difficile il riconoscimento della persona interposta, ma Pigreco era addestrato a servirsi di altri sensi quando la vista, per qualsiasi motivo, fallava. Il mancato riconoscimento di un confratello sul campo di battaglia poteva avere conseguenze ben immaginabili e catastrofiche.

Padre Eckart lo accolse con la giovialità che Pigreco ricordava di lui. Indossava il saio ed il mantello nero e lo invitò a liberarsi delle armi.
Pigreco sorrise al Direttore dell’Accademia e con un gesto rapido depose la spada. Sotto la veste pesante nascondeva il pugnale che consegnò a colui che avrebbe custodito le sue armi.

“Non ho nulla da temere nella dimora dell’Altissimo” disse “e la vostra presenza è garanzia della Sua” continuò “ma vi chiedo io, ora, un cortesia… vi è la possibilità di ritirarmi qualche minuto in preghiera? In seguito potrò riposare e partecipare al Convegno Teologico” gradiva molto discorrere con Padre Eckart e non riusciva a concludere il suo dire.
“Voi sapete bene quanto io ami quello che ritengo il dono più importante che l’Altissimo ci ha fatto… l’intelletto. Ed il confronto tra i diversi Pensieri è una delle migliori possibilità che ha l’uomo, essere piccolo ed imperfetto al quale è stato concesso il grande dono, per percorrere il cammino della Virtù”.
Si rese conto di rubare al Direttore più tempo di quanto avrebbe voluto, quindi si risolse a concludere “debbo ringraziarvi per la possibilità che voi, oggi, concedete a me, uomo piccolo ed assai imperfetto”.

Dopo aver ascoltato Padre Eckart rispose:

Potrete raccogliervi in Cappella San Marco, se desiderate pregare, e presso il Tablinum, se desiderate studiare. Intanto vi faccio subito preparare la Vostra Loggia.

Ora entrate, entrate pure.

Pigreco fece un cenno di assenso con il capo, entrò e, in base alle indicazioni ricevute dal Direttore, si diresse verso la Capella.