Statuto dell'Accademia di Venezia
Premessa
1. L'Accademia di Venezia è un'Istituzione della Serenissima Repubblica di Venezia.
2. Il presente Statuto definisce l'Accademia di Venezia e ne espone i principi ed i fini.
3. Il presente Statuto potrà essere modificato dal Doge e dal Serenissimo Consiglio della Repubblica di Venezia, ma esclusivamente attraverso il lasciapassare del Senato Accademico, che resta l'Organo decisionale ed organizzativo di questa Istituzione.
Articolo 1 - dei Principi e degli Scopi dell'Accademia di Venezia
1. L'Accademia di Venezia si fonda sui principi esposti qui di seguito:
- la fedeltà alla Chiesa Aristotelica e alla Repubblica di Venezia, la quale accetta il dovere di seguirne le sorti, di aiutarne e agevolarne la promozione, di rispondere alle sue richieste
- l'indipendenza dalla politica e dalle logiche dei partiti
- l'ispirazione alla Cultura e alla Fede Aristotelica
- la libertà di parola, credo, pensiero e azione dei suoi membri ed ospiti, nei limiti del rispetto e della cortesia.
2. I principali fini dell'Accademia di Venezia sono:
- la crescita civile, morale e spirituale dei cittadini veneziani
- la produzione culturale e lo sviluppo della conoscenza
- la promozione dell'amicizia fra i popoli
- lo sviluppo di accordi culturali con Istituzioni simili, comunque in sintonia e non in contrasto con i principi e i fini dell'Accademia di Venezia.
- il dialogo ideologico e religioso
Articolo 2 - Luoghi dell'Accademia di Venezia e loro funzioni
Di seguito viene enunciata la suddivisione e la disposizione degli Edifici e degli Spazi dell'Accademia di Venezia:
1. L'Accademia di Venezia si trova solo ed esclusivamente in questo luogo:
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2. La “Porta dei Leoni” rappresenta l'ingresso dell'Accademia, ha visibilità pubblica e accesso a chiunque. Ha modalità squisitamente GDR, e ha la funzione di accogliere i visitatori. E' buona consuetudine offrire qui la propria presentazione, prima di accedere alle altre sale.
3. Le “Fauces” sono il luogo della rappresentanza dell'Accademia, e hanno visibilità pubblica. Sono qui depositati i sigilli e i blasoni araldici, una copia del presente Statuto, e gli Annales, i quali, oltre a ricordare i momenti più significativi della Storia in atto dell'Accademia, mostrano i nomi dei Magistri ed ex Magistri, dei Filosofi ed ex Filosofi, degli Ambasciatori dell'Accademia nelle Terre Italiche e nel Mondo.
4. La “Bacheca dell'Accademia” è il luogo delle comunicazioni accademiche, ad uso dei suoi soli membri ed ospiti, che soli ne hanno visibilità.
5. La zona definita “Atrium” è ad uso dei membri e degli ospiti dell'Accademia, che soli ne hanno visibilità. Questo ambiente è un centro di smistamento, e conduce ad altre sale:
- La Sala del “Senato Accademico”, il luogo in cui opera il Senato Accademico
- L'”Ufficio Diplomatico”, il luogo in cui operano i Diplomatici e gli Ambasciatori dell'Accademia.
- I “Salotti dell'Accademia”, divisi in:
>>>>>> “Salotto per le Arti”, dedicato al dialogo sull'Arte, alla produzione di opere d'arte e alla loro esposizione, alla musica, al canto.. e ad ogni espressione artistica, nelle sue diverse forme. Tale salotto funge anche come zona di rappresentanza, in particolari eventi.
>>>>>> “Salotto per le Scienze”, dedicato al dialogo sulla Scienze nelle loro diverse forme e attitudini (Astronomia, Fisica, Matematica, Botanica, Medicina, ….), e alla sperimentazione.
>>>>>> “Salotto per il dialogo religioso”, dedicato all'incontro e al dialogo fra i rappresentanti delle diverse fedi.
- L'”Aula Magna” è la sede dello svolgimento delle lectiones e della consegna dell'alloro accademico, il segno di riconoscimento agli uomini di Cultura, che qui introducono il loro pensiero, ed espongono agli Accademici la loro visione del mondo e della vita.
- La “Schola Latina” è la sede di competenza del Magister della Schola Latina: in questa sede, liberamente e senza costrizione alcuna, viene elaborato il sapere relativo alla Storia di Venezia e le sue origini in particolare, della Storia in generale, cogliendo dalle diverse fonti, scritte e non.
- La “Schola Volgare” è la sede di competenza del Magister della Schola Volgare: in questa sede, liberamente e senza costrizione alcuna, viene elaborato il sapere relativo alla Contemporaneità e alle Innovazioni in essa contenute.
- “Il Giardino” è la sede di competenza del Filosofo dell'Accademia, che incontra gli accademici, definiti dall'epiteto di “amici”, nel libero e non costretto Dialogo sulle Grandi Domande dell'uomo.
6. La “Biblioteca”, ad uso e visibilità dei soli membri e ospiti dell'Accademia, è il luogo dove sono raccolti i testi dell'Accademia, suddivisi in “Testi Sacri” e “Testi Profani”. Questi testi possono essere di diretta produzione degli Accademici, o tratti altrove, per passaggio, donazione, ritrovamento, scambio.
7. il “Tablinum”, ad uso e visibilità dei soli membri dell'Accademia, è il luogo dello studio e della lettura individuale.
8. La “Cappella San Marco”, ad uso e visibilità dei soli membri e ospiti dell'Accademia, è il luogo del culto aristotelico, presieduto da un Cappellano, nominato dalla Curia, nella persona del Patriarca di Venezia.
9. Le “Sacre Dimore”, ad uso e visibilità dei soli membri ed ospiti dell'Accademia, sono le camere adibite al riposo e al ritiro. Sono divise nelle sezione de:
- I “Cubicola”, residenze nominali degli Accademici
- Le “Logge”, residenze nominali dei Magistri e dei Filosofi dell'Accademia, degli Ospiti di qualsiasi ordine e grado, e delle Autorità Politiche Veneziane.
Articolo 3 – Organigramma e ruoli interni all'Accademia
L'Accademia presenta il seguente Organigramma, i seguenti ruoli chiave:
1. Il “Senato Accademico” è composto dal Serenissimo Doge della Repubblica di Venezia, dal Serenissimo Ministro della Cultura della Repubblica di Venezia, dal Direttore dell'Accademia, dai Magistri ed ex Magistri attivi, dai Filosofi ed ex Filosofi attivi. Esso è l'Organo direttivo e decisionale dell'Accademia. Presiede la Sala del Senato Accademico: qui si prende atto della vita e dell'andamento dell'Accademia, sottoponendola a supervisione. Le decisioni riguardanti l'Accademia sono votate dai Senatori a maggioranza semplice, nell'arco di un tempo prestabilito dal Direttore dell'Accademia.
2. L'”Ufficio diplomatico” è l'organo di rappresentanza e promozione dell'Accademia di Venezia nelle Terre Italiche e nel Mondo. È composto da Accademici con particolari predisposizioni al cosmopolitismo. Tra essi spiccano le figure degli Ambasciatori dell'Accademia di Venezia per le Terre Italiche e degli Ambasciatori dell'Accademia di Venezia nel Mondo, eletti secondo il criterio del merito e della necessità. I Diplomatici dell'Accademia di Venezia presiedono la sala dell'Ufficio Diplomatico e ivi riportano le loro intenzioni, la loro azione e il loro operato, coordinati e coadiuvati dal Direttore dell'Accademia.
3. Il Doge in carica e il Ministro della Cultura in carica sono, volta a volta membri onorari dell'Accademia, e sono parte votante del Senato Accademico. Hanno compito di raccordo tra la vita dell'Accademia e la Serenissima Repubblica di Venezia.
4. Il Direttore dell'Accademia ha il compito di rappresentare l'Accademia, e di agire per essa, in tutti i suoi aspetti. Viene nominato fra tutti gli Accademici, ciascuno dei quali può proporre la propria candidatura presso il Senato Accademico, nel corso dei periodi d'elezione. È compito del Direttore dell'Accademia promuovere l'elezione del suo successore, e aprire pertanto le procedure d'elezione. La votazione è ristretta ai Senatori Accademici, secondo il principio della maggioranza semplice e dell'arco temporale delimitato. In caso di parità di voto, il voto del Ministro della Cultura vale doppio. In caso di assenza, temporanea o permanente, del Direttore dell'Accademia, è compito del Ministro della Cultura farne le veci o indicare, scegliendo in primo luogo fra i Senatori, e in secondo luogo fra gli Accademici, un nome che possa sopperire alla lacuna temporanea. In caso di assenza permanente, o prolungata, senza giustificati motivi, il Direttore dell'Accademia viene comunque deposto, ed è compito del Ministro della Cultura avviare le procedure di nuova elezione, con la massima efficacia e tempestività. Il Direttore dell'Accademia resta in carica finché umani motivi non gli facciano rinunciare all'incarico di sua sponte, fra questi compresi anche il cambio di residenza in altro luogo che non sia a Venezia. Il Senato Accademico può comunque, in qualsiasi momento, chiedere che il Direttore dell'Accademia venga deposto nonostante la sua volontà. Se un Senatore dell'Accademia si esprime contrariamente al Direttore in carica, il Senato è costretto a votare la richiesta. Se il Senato ottiene, a maggioranza semplice in arco temporale ristretto, l'espulsione del Direttore, il Ministro della Cultura è chiamato ad avviare le procedure di nuova elezione.
5. Il Magister della Schola Latina fa parte del Senato Accademico e ha diritto ad una Loggia, se lo richiede. Presiede la Schola Latina, e ha il compito, del tutto libero, di promuovere la ricerca inerente la Storia in generale, in particolare la storia di Venezia e delle sue origini, onde nobilitarne la leggenda e il proprio ruolo nel Mondo. Resta in carica, salvo casi di inadempienza, circa due mesi, ipoteticamente lungo l'arco di una legislature repubblicana. Le procedure di nomina sono indicate ed indette dal Direttore dell'Accademia, dopo consulta all'interno del Senato Accademico.
6. Il Magister della Schola Volgare fa parte del Senato Accademico e ha diritto ad una Loggia, se lo richiede. Presiede la Schola Volgare, e ha il compito, del tutto libero, di promuovere la ricerca inerente la Contemporaneità e lo sviluppo di nuovi canoni e orizzonti culturali. Resta in carica, salvo casi di inadempienza, circa due mesi, ipoteticamente lungo l'arco di una legislature repubblicana.Le procedure di nomina sono indicate ed indette dal Direttore dell'Accademia, dopo consulta all'interno del Senato Accademico.
7. Il Filosofo dell'Accademia ha diritto ad una Loggia, se lo richiede. Presiede il Giardino, e ha il compito, del tutto libero, di promuovere il Dialogo sulle grandi domande dell'uomo. Resta in carica, salvo casi di inadempienza, circa due mesi, ipoteticamente lungo l'arco di una legislatura repubblicana. Il Filosofo, terminato il suo tempo, nomina egli stesso il suo successore, seguendo le disposizioni del Direttore dell'Accademia. In caso di assenza, il Direttore dell'Accademia nomina direttamente il Nuovo Filosofo tra gli Accademici, dopo consulta in Senato Accademico.
8. Gli Accademici, studenti dell'Accademia di Venezia, hanno libero accesso a tutte le sale dell'Istituto, e hanno il libero compito di godere e di partecipare ai momenti di vita ed espressione dell'Accademia. Possono mostrare fuori dalle mura dell'Accademia la loro appartenenza, nei modi che riterranno più efficaci alla rappresentanza. Hanno diritto ad un Cubiculum, se ne fanno richiesta, o se il Direttore dell'Accademia glielo concede per sua scelta. In caso di particolari predisposizioni, vocazioni, o indole, possono far richiesta al Senato Accademico di essere definiti in maniera più specifica... come musici, cantori, o quant'altro essi desiderino, purchè secondo una tematica culturale.
9. Gli Ospiti dell'Accademia sono tutti coloro che chiedono accesso alle Sale dell'Accademia, pur non avendo residenza su Suolo Veneziano, Sono considerati Ospiti anche coloro che vengono invitati per eccezionali caratteristiche di ruolo in RR, i Diplomatici Veneziani in visita e le figure della Rappresentanza Politica Veneziana, su richiesta (ovviamente questi due ultimi casi, qualora le persone in questione non facciano già parte dell'Accademia con altri compiti). Gli Ospiti hanno diritto ad una Loggia, qualora ne facciano richiesta, o qualora il Direttore dell'Accademia gliela conceda, per sua libera scelta.
Articolo 4 – Accesso, Uscita ed Espulsione dall'Accademia
Ha accesso all'Accademia chiunque ne faccia richiesta, di qualsiasi grado, credo, provenienza, e in qualsiasi momento. Può uscire dall'Accademia chiunque ne faccia richiesta presso il Senato Accademico, per qualsiasi motivo. In caso di decesso, è possibile celebrare i funerali in Cappella San Marco. È espulso dall'Accademia chiunque non rispetti la buona educazione e le regole della cortesia, e chiunque dimostri di non onorare nel Mondo l'appartenenza a questa Sacra Istituzione. La decisione di espellere un Membro dell'Accademia, di qualsiasi ordine e grado, viene votata, a maggioranza semplice e secondo un arco temporale prestabilito, nelle dal Senato Accademico, presso le proprie sedi. Chiunque può richiedere al Senato l'espulsione di un membro dell'Accademia, previo fondato motivo. L'accanimento ad personam, soprattutto senza fondato motivo, verrà comunque considerato elemento di maleducazione e scortesia, con le conseguenze che questo comporta.
Articolo5 – Esposizione dello Statuto dell'Accademia
Lo Statuto dell'Accademia di Venezia viene affisso in “Fauces”, presso le sedi accademiche, e in Taverna della Repubblica di Venezia.
Fatto presso le "Sacre Dimore" dell'Accademia di Venezia, li VIII Aprile, Anno di Grazia 1458,
da Eckart Lazzaro Torless della Carmagnola,
Serenissimo Ministro della Cultura.
Approvato dal Serenissimo Consiglio della Repubblica di Venezia, li XIV Aprile, Anno di Grazia 1458,
alla presenza del Serenissimo Doge Fly91 della Carmagnola.