ACCADEMIA DI VENEZIA

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4 partecipanti

    L'arrivo di Giobbe e Cherri

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    Messaggio  Giobbe Dom Set 19, 2010 2:02 pm

    In vita sua, Giobbe aveva visto solo due luoghi di quelli che comunemente gli uomini chiamano "civili": Pontecorvo, dove era nato, e Gaeta, dove aveva studiato. Qui l'esperienza del mare, e l'intuizione della lontananza, azzurra in questo caso. Fu dunque con grande sorpresa che accettò l'invito di raggiungere Venezia. Fin da piccolo Giobbe, la cui natura era straordinariamente selvaggia, e per questo straordinariamente sensibile, aveva aspirato ad estendere i propri confini, desiderando portare se stesso dove i suoi pensieri parevano andare di concetto. Tuttavia, mai volle intimorire di preoccupazioni sua madre e suo padre, che sempre gli consigliarono di non viaggiare mai da solo, soprattutto in quei primi momenti di scoperta del mondo, che ai loro occhi appariva non solo bello, ma anche insidioso. Quando Cherri propose a quel bimbo ormai ragazzo di accompagnarla a Venezia, per accogliere l'invito dell'Accademia, Giobbe non stette dalla gioia... bounce
    Con rammarico, i due non trovarono alcun posto disponibile per nave, e dovettero pertanto affrontare il lungo percorso via terra.
    Fu durante quel viaggio che Giobbe comprese l'utilità di qualcosa che precedentemente aveva percepito come estremamente fastidioso: le scarpe. Ebbene... le sue scarpe bianche furono molto utili per affrontare quel lungo cammino, durato giorni e giorni, anche se non arrivarono certo dello stesso colore...
    Giobbe si scoprì imbarazzato, non solo al pensiero di sua madre - da sempre le madri nutrono un interesse atavico perchè le scarpe dei figli restino sempre ben linde -, ma soprattutto per lo scarto che sentì dai veneziani, che sembravano splendere di sete e che avevano portamenti a dir poco elitari e altisonanti... Fu durante la vista di quella città che Giobbe comprese una cosa: Gaeta non era, dopotutto, la metropoli che aveva creduto, facendone raffronto con Pontecorvo. Giobbe rimese spesso estatico, e quasi preso d'un incanto ipnotico nel vedere quel mondo che mai avrebbe creduto poter esistere in quel mondo.
    Fortunatamente Cherri aveva una visione molto più pratica della vita e dei territori... quindi, pur accompagnando Giobbe senza che si rompesse l'incanto nei suoi occhi, lo condusse a giusta destinazione. Ma anche lei non riuscì a trattenere l'emozione di fronte al grande ingresso dell'Accademia, dove ruggivano i Leoni....

    Intanto Giobbe saltellante gridava: "Micettiiiiiiiiiiiiiii"

    Finchè fu riportato all'ordine e al perchè della situazione.

    Che facciamo Farah... bussiamo? disse
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    Messaggio  Cherri Dom Set 19, 2010 7:40 pm

    Il viaggio da Gaeta verso Venezia era stato lungo e faticoso.
    Per fortuna Farah aveva chiesto a Giobbe di accompagnarla....da sola le sarebbe sembrato ancor più lungo.
    Aveva legato fin da subito con quello splendido bambino, da quando, insieme a Gianlupo, aveva raggiunto Gaeta per stabilirvi la loro dimora.
    Le era sembrato naturale, pertanto, chiedere a Giobbe di fare il viaggio insieme per raggiungere l'Accademia e avrebbe tolto a Gianlupo una preoccupazione sapendo che non avrebbero viaggiato da soli...

    I giorni precedenti al viaggio erano stati ricchi di emozione...rivissuta nella mente mentre insieme a Giobbe camminava verso la meta....
    Tanti pensieri si affacciavano...allegri....tristi....cose pratiche da risolvere...ma il sole splendeva sulla vita di Farah e lei sorrideva felice cantando lungo il cammino, suscitando anche l'allegria di Giobbe...

    Arrivarono alle porte di Venezia nel pomeriggio, e come Giobbe, rimase colpita dalla bellezza della città....era meraviglioso osservare il piccolo che ammirava tutto senza parole, estasiato da ciò che vedeva...si sarebbe fermato ogni metro perchè trovava comunque qualcosa che valeva la pena di essere ammirato.
    Però si avvicinava la sera e Farah pensò che non era bello arrivare tardi per cui promise a Giobbe che nei giorni a seguire, nei momenti liberi, lo avrebbe accompagnato a visitare la città e si avviarono verso la loro destinazione.

    Arrivati, rimase basita dalla bellezza dei leoni posti all'ingresso dell'Accademia e non potè trattenere un sorriso quando sentì Giobbe esclamare:

    Micettiiiiiiiiiiiiiii..........Che facciamo Farah... bussiamo?


    Sorridendo ancora gli rispose, sistemandogli i capelli:

    Certo Giobbe....bussiamo


    Bussarono e dopo pochi istanti la portà si aprì


    Farah si presentò dicendo:

    Sono Farah Cherri, Tzadik della Comunità Spinozista Meridionale, e lui è Giobbe, Tate della Comunità Spinozista.....Siamo qui per poter partecipare al Convegno....alcuni Maestri dovrebbero già essere arrivati....


    Sorrise ed attese che dessero il permesso di entrare....






    Ultima modifica di Cherri il Lun Set 20, 2010 1:02 am - modificato 1 volta.
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    Messaggio  Eckart Dom Set 19, 2010 9:02 pm

    Padre Eckart stava cominciando a diventare frenetico. Sapeva che molti ospiti sarebbero dovuti giungere in Accademia, e si prodigava per dare a tutti la migliore accoglienza. La sera precedente era stato avvisato dallo Tsadick Cherri del suo imminente arrivo in Accademia, e del suo giovane accompagnatore. I toni scritti erano stati del tutto cortesi ed educati, e di ciò si era rallegrato con un certo gusto.
    Quanndo fu avvisato di chi stava alla porta, dunque, non si rivelò affatto sorpreso. Cercò invero di sistemarsi un poco, per presentarsi degnamente, un poco vittima della formalità. Sorpreso invece si dimostrò il suo sguardo nell'osservare la strana coppia... ma ormai si stava un poco abituando alle bizzarrie spinoziste e ai modi spontanei che le accompagnavano. Si rivolse, per prima cosa, a Giobbe, che sembrava dare un pò troppa confidenza ai leoni... dicendogli:

    Ehh no ragazzo... quelli non sono proprio micetti, sono leoni, e non stanno lì solo perchè sono il simbolo di Venezia, ma anche perchè devono un poco intimorire il passo, affinchè chi entra sia richiamato alla serietà che si deve a questo luogo. Pensa che il Senatore Taunus ne è talmente intimorito che, solo per lui, abbiamo dovuto far costruire un ingresso secondario. Giovane... devo comunque dire che ammiro il tuo spirito, e credo che persino i leoni questo lo capiranno... Nemmeno io ne ho troppa paura sapete? Mi sono talmente abituato a loro che li vedo ormai come fossero fatti di inerte marmo.

    Qui il Padre scoppiò in una fragorosa risata: ahahahah

    Ragazzo... devo dire che il tuo nome non mi è nuovo, il mio buon allievo Pascal mi ha talvolta parlato di te. Lo conosci, vero? Per me è come un figlio, data la levatura che ha saputo dimostrare nel corso del noviziato... e oggi gioisco, perchè è stato ordinato Sacerdote e Frate Domenicano. Chissà che non arrivi anche lui, che non si aggiunga a questa combriccola! Ora dovrete chiamarlo Padre Luciano.

    Poi Eckart si rivolse alla Dama...

    Perdonate se non vi ho salutata per prima... disse E' che a vedere i giovani mi sento meno vecchio Continuò e disse ancora...

    Sono felice di fare la Vostra conoscenza. Avete detto che siete la compagna dell'Admor Gianlupo, mi compiaccio per voi: si vede che è persona assai posata e fine logico... Di sicuro ne sarete orgogliosa. Chissà... se un giorno vorrete sposarvi... Io non mi faccio mai pagare per offrire questo servizio!

    Rise ancora di gusto: ahahahah

    Ho parlato troppo vero? Voi sarete stanchi! Faccio subito preparare una Loggia per ciascuno, presso le Sacre Dimore. Consiglio di rimettervi, e se poi volete raggiungerci presso il salone per il Dialogo religioso sarete gradite presenze. Siamo lì per un nocino, ma possiamo anche far portare qualcos'altro da bere, se è bevanda non troppo gradita. Suvvia dunque... entrate e mettetevi a vostro agio!
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    Messaggio  Pascal Dom Set 19, 2010 11:34 pm

    Ciao Giobbe!

    Il frat...padre domenicano andò ad abbracciare il giovincello che veniva da Pontecorvo.

    Ricordo molto bene che il tuo principio è nell'arte! Perchè non porti in questo luogo le tue creazioni ataviche?

    Successivamente rivolse un saluto col cappello molto ossequioso alla Tzadik.
    Doveva essere stato un viaggio molto stancante per la donna, le consiglò riposo.

    Di li a poco, l'attenzione di Pascal fu colta da altri due personaggi di grande spessore che s'apprestavano ad entrare all'Accademia: L'Arcivescovo Giarru ed il Vescovo Donangelito!

    È proprio una grande giornata, oggi!
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    Messaggio  Giobbe Dom Set 19, 2010 11:57 pm

    Pascallllllll Esultò Giobbe spontaneamente! Finchè non incrociò nuovamente lo sguardo con quello di Padre Eckart, al quale: I vostri leoni sono bellissimi, Padre. Grazie dell'accoglienza. Forse è davvero meglio che ci andiamo a riposare un poco. Lo dico soprattutto per Farah. Non ve lo ha detto... credo per cortesia, ma Pascal ha ragione, perchè lei aspetta una bimba, e di sicuro è meglio che si stenda un poco ora. Mi assicurerò io stesso che si possa ben riposare... ormai sono abituato, sono giorni e giorni che viaggiamo! Poi credo faremo una visuta presso il vostro salotto... so che nonno Arimanno ci sta aspettando, e non vedo l'ora di salutare Maestro Gianlupo.

    Concluse dicendo a Pascal: la mia arte dici? Amico mio... ho davvero intenzione di lasciarne una traccia qui in Accademia. Tempo al tempo, d'accordo?

    Dopo aver visto che Padre Eckart annuiva cortesemente... mise i suoi primi passi in Accademia, ed accompagnò Farah verso la sua Loggia.
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    Messaggio  Cherri Lun Set 20, 2010 1:00 am

    Farah fu colpita dalla squisita gentilezza di Padre Eckart, quello che aveva sentito su di lui era sicuramente vero e si rallegrò in cuor suo per questo.


    Gli sorrise

    Sono onorata di conoscerVi, Padre. Ho sentito molto parlare di Voi e non vedevo l'ora di fare la Vostra conoscenza.
    Avete ragione: sono molto orgogliosa di Gianlupo, è la mia vita....



    Sorrise di nuovo pensando alla proposta del Padre....

    Vi ringrazio del pensiero ma Gianlupo ed io ci siamo uniti pochi giorni fa con il rito spinozista...sono sicura, comunque, che non vi sareste fatto pagare per questo, non lo vedo nelle vostre abitudini



    Si voltò è vide arrivare Pasc...Padre Luciano...lo salutò

    Shalom Padre, bentrovato!



    Si rivolse nuovamente verso Padre Eckart

    Non preoccupatevi, mi piace ascoltare. Comunque ora penso che Giobbe abbia ragione e sia meglio che mi riposi un po', la stanchezza del viaggio inizia a farsi sentire, ....Approfitto della Vostra ospitalità, allora, sicuramente vi raggiungeremo nel salone per conoscerci meglio e confrontarci


    Salutò con un sorriso e dette la mano a Giobbe per avviarsi alle Logge a loro destinate

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