L'arrivo di Amira

I viaggi non erano mai stati così numerosi come in quel periodo. Ma ad Amira era sempre piaciuto viaggiare, scoprire nuovi luoghi e poter ammirare la bellezza della natura, differente in ogni parte della penisola.
Era la solitudine a non piacerle, così per vari tratti del suo percorso si era fatta accompagnare da bizzarri personaggi che avevano allietato le sue giornate.
Ora finalmente era giunta a destinazione.
Non appena vide la grande porta dell'Accademia sentì come un pungno allo stomaco.
"Che ci faccio io, così piccolina, davanti a questa enorme porta?", pensò.
Ma ormai non era più tempo di domande. Fece un sospiro e bussò.

"Salve. Sono Amira, Admor settentrionale, Mazel tov e Mame della Comunità Spinozista. Sono qui per partecipare alla conferenza..."

Padre Eckart, anche quel nuovo giorno, si prodigò per accogliere gli Ospiti che, a man a mano, stavano raggiungendo l'Accademia per il Convegno. Così fece anche con Madam Amira, giunta anch'essa da lontano. Vide il suo volto un poco contrito e capì... capì perchè tante volte aveva visto quell'espressione... era l'espressione intimorita di chi visitava per la prima volta l'Accademia di Venezia.

In effetti la Repubblica giocava con la filosofia dello stupire, per poter meglio dominare il forestiero... che, per la mentalità comune, assai sbrigativa e superficiale, porta seco più minaccia che ricchezza.

L'espressione del volto di Amira un poco confliggeva con la formalità della sua frase... di certo vittima di uno strano meccanismo di difesa.

A lei dunque il buon Padre:

"Benvenuta... Vi stavo aspettando, dacchè vi scrissi. Posso comprendere che la situazione possa un poco spaesare, qui tutto colpisce un poco i sensi. Vi confido intanto un segreto: nemmeno all'ex magister Taunus piace molto questo ingresso pomposo... per questo abbiamo fatto costruire una piccola entrata secondaria. Magari, se vi è più gradita, potrete usare quella, la prossima volta che verrete a farci visita. Ma torniamo all'hic et nunc... Molti vostri compagni sono già giunti... Credo sarete felice di poterli salutare... Ma poichè non si conviene ad una Signora... permettete vero che vi usi cortesia? Dunque... poichè non si conviene ad una Dama presentarsi in abito da viaggio... potrete magari rimettervi a modo presso la stanza che vi farò preparare. E' una Loggia... presso le Sacre Dimore. Spero poi vogliate raggiungerci presso il Salotto per il Dialogo Religioso: ho disposto per un nocino... per chi lo gradisce."

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A quanto pare l'imbarazzo di Amira era ben visibile...
"Vi ringrazio.
In effetti l'ingresso incute un po' di paura, almeno a me che in questo momento mi sento del tutto spaesata. Sono sicura però che una volta dentro con tutti voi questa sensazione si attenuerà fino a scomparire.
Vi raggiungerò presto nel Salotto per il Dialogo Religioso, magari il nocino mi aiuterà un po'..."
Così dicendo sorrise a Padre Eckart e, prima di seguirlo, si volse a guardare nuovamente l'ingresso.