Fenice bussò piano e dopo aver ricevuto l'invito ad entrare aprì la porta e si ritrovò nell'atmosfera calda e luminosa della loggia, dove si spandeva un lieve profumo aromatico insieme alla luce della laguna che proveniva dalla finestra non schermata.
Vi disturbo, messer Karl? chiese Fenice avanzando nella stanza e ritrovando con un sorriso il modo amichevole di rivolgersi al cavaliere, che conosceva da tempo. Sono venuta a ringraziarvi per il vostro gentile e gradito pensiero di stamattina, e a dirvi che il vostro racconto è stato collocato, a futura memoria, negli scaffali della sezione artistica della nostra biblioteca. Vide con piacere la luce che si accese negli occhi dell'uomo. L'ho letto e mi è piaciuto molto... premio meritatissimo.
Si avvicinò alla finestra e si voltò per ritrovarsi faccia a faccia con l'interlocutore.
Da quanto tempo non ci incontravamo, vero? il tempo ha portato grandi cambiamenti... almeno per me. Ho perduto il mio sposo... una malattia rapida e insorabile... ho tre figlioli, due adottati e l'ultimo, nato come un dono inaspettato proprio quando il mio sposo è venuto a mancare... Fenice impallidì e cercò coraggiosamente di non piangere. In tutto questo dolore, e proprio grazie ad esso, ho trovato una nuova strada: il sacerdozio. Servo la Chiesa, anche come Ambasciatrice nel mio Ducato. Servire rende un senso anche alla sofferenza, aiuta a comprenderla. E sono qui... a dirigere l'Accademia con passione, insieme a dama Ladisissi, che oggi pomeriggio sarà ufficialmente insediata. Vedete, anche qui abbiamo avuto un grande dolore.... il nostro fondatore, Padre Eckart, mente eccelsa e uomo di grandissime doti morali, è in fin di vita... l'Altissimo lo chiama a se' e noi rimaniamo senza la sua preziosissima guida. Indegnamente, si cerca di raccogliere la sua eredità impedendo che il patrimonio dell'Accademia vada perduto. Non sarebbe giusto, né per lui né per gli altri. Vi sarete reso conto di quanta ricchezza sia racchiusa in queste sale... vi ho visto girare liberamente nei corridoi e credo abbiate apprezzato i tesori che l'Accademia offre a chi li comprende. Che ne pensate?
Fenice tacque, riprendendo fiato dopo quel discorso fluviale e appassionato, aspettando la risposta dell'interlocutore.
Vi disturbo, messer Karl? chiese Fenice avanzando nella stanza e ritrovando con un sorriso il modo amichevole di rivolgersi al cavaliere, che conosceva da tempo. Sono venuta a ringraziarvi per il vostro gentile e gradito pensiero di stamattina, e a dirvi che il vostro racconto è stato collocato, a futura memoria, negli scaffali della sezione artistica della nostra biblioteca. Vide con piacere la luce che si accese negli occhi dell'uomo. L'ho letto e mi è piaciuto molto... premio meritatissimo.
Si avvicinò alla finestra e si voltò per ritrovarsi faccia a faccia con l'interlocutore.
Da quanto tempo non ci incontravamo, vero? il tempo ha portato grandi cambiamenti... almeno per me. Ho perduto il mio sposo... una malattia rapida e insorabile... ho tre figlioli, due adottati e l'ultimo, nato come un dono inaspettato proprio quando il mio sposo è venuto a mancare... Fenice impallidì e cercò coraggiosamente di non piangere. In tutto questo dolore, e proprio grazie ad esso, ho trovato una nuova strada: il sacerdozio. Servo la Chiesa, anche come Ambasciatrice nel mio Ducato. Servire rende un senso anche alla sofferenza, aiuta a comprenderla. E sono qui... a dirigere l'Accademia con passione, insieme a dama Ladisissi, che oggi pomeriggio sarà ufficialmente insediata. Vedete, anche qui abbiamo avuto un grande dolore.... il nostro fondatore, Padre Eckart, mente eccelsa e uomo di grandissime doti morali, è in fin di vita... l'Altissimo lo chiama a se' e noi rimaniamo senza la sua preziosissima guida. Indegnamente, si cerca di raccogliere la sua eredità impedendo che il patrimonio dell'Accademia vada perduto. Non sarebbe giusto, né per lui né per gli altri. Vi sarete reso conto di quanta ricchezza sia racchiusa in queste sale... vi ho visto girare liberamente nei corridoi e credo abbiate apprezzato i tesori che l'Accademia offre a chi li comprende. Che ne pensate?
Fenice tacque, riprendendo fiato dopo quel discorso fluviale e appassionato, aspettando la risposta dell'interlocutore.