ACCADEMIA DI VENEZIA

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    Il nocino dell'amicizia

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    Messaggio  Eckart Ven Set 17, 2010 8:57 pm

    Spesso i luoghi trasudano l'anima di chi li concepì. Il Salotto per il Dialogo religioso nacque di certo pregno dell'animo di quel vecchio Frate che andava in giro col nome di Eckart. Perchè Costui credeva nel dialogo... pensava di portare con sè una tradizione, quella dell'Aristotelismo, pensava di possedere, in grazia dell'Altissimo, una Verità.... e non temeva mai di esporla. Una cosa in particolare lo contraddistingueva forse unicamente all'interno dell'Ecumene: Padre Eckart era convinto che questa verità non dovesse essere troppo difesa: egli pensava che fosse talmente bella e perfetta che si difendesse già da sola... pensava che l'uomo saggio l'avrebbe condivisa in quanto condivisibile prima dal cuore, e poi anche dalla ragione. Grande fede aveva nella voce dell'Altissimo che parla agli uomini... cercato aveva di esserne degno mediatore. Con questa intenzione, l'intenzione di sempre da quando fu ordinato, il vecchio Padre raggiunse i salotti Accademici. Aveva in mano una bottiglia di nocino, con cura l'accompagnava a sè.

    La poggiò su un tavolino... si sedette su una poltrona... e attese... attese che un dialogo potesse cominciare.
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    Messaggio  Gianlupo Sab Set 18, 2010 11:59 am

    Dopo essersi rilassato brevemente nella sua stanza, ora aveva riattivato il moto ondoso dei pensieri.
    Mentre Gianlupo procedeva lungo i corridoi dell'Accademia per raggiungere il salotto dove avrebbe incontrato Padre Eckart e la sua cara amica Fenice rifletteva dunque.
    Lo sguardo si posava sulle forme architettoniche e le rifiniture artistiche dell'edificio, eppure il pensiero volgeva a ben altro.
    La visita compiuta presso la biblioteca lo aveva soddisfatto, l'assenza di alcuni libri e documenti della sezione spinozista era stata riempita.


    Focalizzò la sua attenzione sulle ragioni di quell'incontro e più in generale sulle molteplici possibilità di dialogo tra due religioni; nonostante le difficoltà, le incongruenze, le diffidenze, i sospetti, i dolori e gli indelebili risentimenti, le riteneva sperimentalmente e insindacabilmente connesse sul piano teologico, ma prima ancora sul piano sociale e civile. O forse era solo il desiderio di far coincidere l'effettiva coesistenza pacifica e armoniosa tra credenti e quella tra esponenti. Sì, forse il punto non era “le religioni”, ma le persone.
    Qualsiasi forma avessero quei pensieri, era felice di quell'incontro, si sentiva a suo agio.
    Corrugò la fronte.
    Poi sorrise e sospirò, chiedendosi quanto le sue considerazioni potessero essere mai condivise.

    Una voce dentro lo richiamò, come a scuoterlo: “Sono giunto”.



    Vide Padre Eckart e la bottiglia di nocino.
    Con calma e pacatezza manifestò la propria presenza.


    “Shalom Padre....”

    Sorrise e senza troppi formalismi si sedette di fronte a lui.


    “Come vi sentite?...non voglio farvi fare tardi questa sera...quindi..non abbiate timore nel fermarmi..se dovessimo cominciare a parlare e tendere all'infinito.....”

    Una smorfia buffa.

    “Sono logorroico il più delle volte....”


    Ridacchiò, indelebile marchio di quell'admor spinozista.

    “Ah...sono stato in biblioteca e ho colmato alcuni vuoti....con alcune copie che avevo con me...ora va molto meglio....domani vorrei accedere alla sezione scientifica...”

    Sorrise, guardandosi per la prima volta attorno; guidato come al suo solito da quella irrefrenabile curiosità.
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    Messaggio  Eckart Sab Set 18, 2010 2:38 pm

    Benvenuto fu ciò che il Padre disse, come prima cosa. Poi proseguì:

    Ho da ringraziarvi due volte... almeno.

    In primis... per il vostro lavoro in biblioteca. Avevo dato piena disposizione al Marchese Arimanno di curare la sezione spinozista dei "Libri Sacri", evidentemente ha deciso, da par suo, di centellinare il sapere affinchè potesse essere assorbito con la dovuta calma. Forse il marchese non conosce la mia curiosità nel cercare sempre nuovi testi... Talvolta sono costretto a scrivere qualcosa di mio, in mancanza d'altro! I libri che mi avete portato li leggerò senz'altro a qualche nipotino, magari alla piccola Elettra, per farla addormentare. Ho notato che con i bimbi i testi spinozisti sono meglio delle favole... almeno alcuni di essi.. altri sono piuttosto complicati persino a me medesimo. Ahh se potessi avere la mente di un bimbo! Io li adoro... a tal punto che a Padova ho organizzato per loro un laboratorio di marmellate! I bimbi mi ricordano i miei figli quando erano piccoli: ne ho avuti ben sette, sono tutti grandi ormai, e mi hanno reso molto fiero.

    In secundis... vi ringrazio perchè credo centriate qualcosa, sia pur indirettamente, col soave canto di Dama Fenice, che si espande dalla Cappella. Sia lodato l'Altissimo per quella Pia Donna, ella mi ricorda gli angeli.

    Ora.. addivenendo più strettamente a noi... Non ho troppe intenzioni di porre dei limiti al discorso qui... sia mai che censuri le buone intenzioni. Lascio all'Altissimo l'opera di governare il tempo... io non ne sarei mai capace: Egli di certo sa cosa è più utile all'uomo.

    Noto peraltro che abbiamo già una caratteristica in comune: l'essere logorroici... Nella mia religione non è un peccato questo, nella vostra?


    Prima risata del Padre: ahahahah

    Ma prego... prima di tutto... servitevi di nocino per la quantità che desiderate. Vi garantisco che dopo il primo sorso il conversare ne resta arricchito! Per me ha effetti addirittura curativi... di sicuro farà da anestetico a questa mia cigolante schiena.

    Vogliate, intanto che bevete, gradire un mio dono, che possa degnamente ricambiare i testi che ci avete così generosamente affidati.

    Sono dei dadi di vetro soffiato... Hanno un significato profondo per me, forse un giorno ve ne rivelerò il motivo.

    Ora... propongo che qui si possa attendere la notizia dell'altrove: le lettere di invito stannno volando di qua e di là. Ho dato disposizione di avvisarci qui per eventuali novità in merito al Convegno.

    Di che desiderate discutere, intanto? Avete ricevuto il mio programma? Potete indicarmi i nomi di coloro che interverranno? Quali temi avete scelto?

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    Messaggio  Arimanno Sab Set 18, 2010 3:27 pm

    Arimanno era stato lontano negli ultimi tempi dalla tanto cara Accademia di Venezia.
    Purtroppo non ebbe potuto trascrivere tutti i testi della Biblioteca della Scola di Gaeta, ma vedeva che il Fratello Gianlupo già ebbe completato il lavoro qualche giorno prima del suo frenetico arrivo.

    Era pieno di scartoffie e cartigli amministrativi del suo Regno, il alvor che si era portato dietro era tanto. Inoltre aveva messo da parte un pò si rilassante studio per disbrigare le carte di gestione della Comunità del Regno delle Due Sicilie che cresceva velocemente e che aveva bisogno di continue assistenze.

    Tuttavia, mentre si stava recando verso la Biblioteca per prendere qualche libro interessante per la notte, passò proprio davanti le sale del dialogo Religioso, e vide Padre Eckart e il Fratello Gianlupo intenti a dialogare...e a bere quel che gli sembrava dell'ottimo nocino...
    Entrò quindi, e dopo i dovuti saluti e le relative educazioni accettò volentieri qualche bicchiere di buon nocino.

    Dopo che ebbe fatto l'ultimo sorso disse a padre Eckart, che notava particolarmente felice:

    Stimato Eckart, se avrete tempo e voglia presto vorrei tanto discutere su un tipo di dialogo che ha poco di dottrinario e molto di pratico e applicativo della dottrina.
    Sicuramente saprete che la Comunità di Gaeta ha un accordo con il Regno e il Primate del Mezzogiorno, ma sarei felice di discutere con voi, al di fuori dell'ambito diplomatico, come vi sembra l'accordo modificato che abbiamo proposto, se è moralmente corretto secondo i principi aristotelici e se è abbastanza eticamente giusto secondo i precetti spinozisti. Avere un vostro parere non ci potrebbe rendere felici, anche per trovare un maggiore dialogo con i presbiteri del Regno e poter con loro disquisire senza troppe discussioni..
    Cosa ne pensate?


    E con ancora carte e scartoffie sotto bracci osi versò senza troppi convenevoli del Nocino, riempiendo anche i bicchieri del fratello Gianlupo e al Padre Eckart
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    Messaggio  Eckart Sab Set 18, 2010 4:53 pm

    Frattanto... alla conversazione si aggiunse anche il Marchese Arimanno. Padre Eckart lo considerò con maggiore curiosità rispetto al solito... nel suo pensiero, costui appariva buffo. Soprattutto lo faceva sorridere un fatto: l'associare un Marchese alle scartoffie, giacchè il Padre aveva sempre considerato che, per uomini di tal fatta, schiere di notabili si occupassero del peso cartaceo nobiliare. Decise tuttavia di tenere per sè le proprie considerazioni, realizzando che, dopotutto, quella era, benchè singolarissima, un'occasione alquanto informale. Per questo maggiormante si prodigò affinchè anche il nuovo ospite potesse godere dell'atmosfera e della deliziosa bevanda che stava al centro di quel bizzarro universo, in quel momento.

    Gli universi umani, si sa, non possono reggere armonia più di tanto... e infatti qualcosa si interruppe, quasi come quando una musica incontra lo stonare di una nota.

    Padre Eckart ascoltò con attenzione quella nota... ascoltò il discorso del Marchese.

    Scoppiò poi nella sua seconda risata: ahahahah

    Poi continuò:

    Marchese, vecchio amico, talvolta mi illudo che mi conosciate meglio di come dimostrate! Mea culpa... felix culpa! Conosco in parte ciò di cui parlate... sono un uomo di Chiesa, e so bene come vanno certe faccende. Mi fate ricordare il mio buon Padre Monsignor Bizzipap, pace all'anima sua nell'alto dei cieli! Che spirito quell'uomo, mai lo capii fino in fondo, sapete? Eppure quanti insegnamenti m'ha dato il perseguimento di quell'ortodossia! Mi ha in effetti convinto che si fa più del bene rinunciandovi: almeno... questa è la filosofia che teniamo nel Veneziano.

    Qui il Padre si trattenne un attimo dal continuare... sospirò e quasi si fece più serio. Quindi... bonariamente riprese, sorridente:

    Marchese, vecchio amico, voi giungete da una terra che mi risulta talvolta incomprensibile, e mi perdonerete per questo, da cortese che siete, giacchè tra me e voi, siete voi il giramondo! I miei viaggi, purtroppo o per fortuna, vieppiù cominciano e terminano fra le quattro mura di una stanza... fortunatamente dispongo di buoni ambasciatori... tra i quali... mia figlia Pilu, che è in viaggio proprio verso il Sud! Ahhh i mari del sud... come devono essere belli... quali ingannevoli utopie mi immagino racchiudano! E chissà quali teatri avete là! Il mio buon allievo Pascal un giorno mi fece, in dono, un pupo siciliano... a lungo ho riflettuto sul significato di quel dono! Ho rinunciato ad associare il pupo alla sua terra... troppo difficile l'enigma per me, sapete? E tuttavia non ho potuto far a meno di considerare che esistano teatrini più simbolici, dove gli uomini stessi sono attori, in cerca di copione. Ne ho visti tanti nella mia vita, sapete? E proprio quando fui io stesso portantino di scartoffie! Se ci penso ai tempi della Prefettura ancora mi vien sollettico al capo... purtroppo le allergie si scoprono durante il loro corso! Questo ho in animo, e già una volta di questo vi rammentai. Ricordate? Fortunatamente ho trovato la cura alle mie allergie... tenermi distante dalla causa che me le provoca: i trattati! Non crediate che me ne disinteressi... tutt'altro... ma ad altri lascio il compito di discuterne, e di applicare i santi bolli! Devo proprio rinunciare alla vostra proposta... troppo generoso siete con me... troppo onore di considerazione mi fate! Un povero prete avete davanti... la mia opinione non la prendo in considerazione io per primo, giammai la darei a voi su quanto chiedete! Non la diplomazia mi compete, non le clausole inquisitorie. Ma solo un poco degli amati libri... per questo ho credito, non per altro. Perciò siamo qui, mi pare, non per altro.
    Ordunque... vogliate anche voi ricevere un dono da me: è una maschera veneziana di fine porcellana... mi ha ricordato un poco Voi, quando vi truccate!


    Terza risata del Padre: ahahah
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    Messaggio  Arimanno Sab Set 18, 2010 7:01 pm

    Arimanno vide davvero divertito il "parrino" Eckart, chissà quanto buffo doveva sembrare il Marchese, con quelle lunghe basette e la barba folta, come di usanza spinozista, un vestito scarlatto di seta e di foggia orientale, di quelli che vanno tanto in voga nella nobiltà siciliana, il tutto condito da quel suo fare da pratico funzionario di stato che si porta il daffare dappresso, retaggio di un passato non troppo passato di quando si impegnava per il collettivo..
    Doveva essere davvero un'accozzaglia di impressioni, quel Marchese Spinozista...

    Prese a parlare quindi alla risposta di Eckart esordendo:

    Pigghiàmuni soccu passa u cummèntu, allura...

    E si mise a ridere divertito dal suo intercalare nella natìa lingua e dell'ambiguo detto delle sue terre, che calzava proprio a pennello per la situazione.

    Padre, se voi non vi sentite non sarò certo io ad obbligarvi... La mia era un'intenzione di studiare il testo e trarne la metafisica, l'essenza, i principi che dall'una e l'altra parte hanno portato alla stesura. perchè chiaramente i motivi che portano alla stesura sono chiaramente religiosi e si basano sui precetti dei nostri credi. Più che politica o bolli io vi vedo l'applicazione concreta dei libri.
    Non vogliatemene se posso sembrare a volte pratico e materialista, ma è proprio il mio credo che dice di applicare al concreto lo studio teorico. Volevo farvi vedere l'etica del ragionamento spinozista che ha portato alla presentazione della bozza e quale sarebbe stato il ragionamento dell'altra parte della "barricata"...


    e rise, scoprendo un altra differenza tra uno spinozista e un'aristotelico.

    Lascio continuare la discussione poco educatamente interrotta con mio Fratello Nagid, egli troverà sicuramente un punto di connessione sul quale interloquire gioiosamente.

    e prese qualche altro sorso di nocino, giocando tra le mani con quella Maschera Veneziana, così decorata così sgargiante, pensando che nelle Venezie hanno proprio delle usanze esotiche, infatti l'Admor preferiva decisamente la semplicità e la nobile villanerìa dei Beppe Nappa e dei Pulcinella bicromati.
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    Messaggio  Eckart Sab Set 18, 2010 8:01 pm

    Marchese... proseguì il Padre...

    "Chistu passau, e chistu v'ammuccati." Very Happy

    Eckart sorrise divertitissimo!

    Concordo... anche io vorrei ora sentire la voce del vostro amico giovane Admor.

    e qui tacque!

    Intanto arrivò un portantino il quale annunciò che gli inviti per il Convegno erano stati spediti.
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    Messaggio  Gianlupo Dom Set 19, 2010 12:38 pm

    Gianlupo seguì annuendo alle parole di Padre Eckart. Ridacchiando come solo lui poteva fare.
    Schiarì la voce prima di esprimersi e scosse il capo.

    “ Oh...ma so benissimo che fratello Arimanno avrebbe tranquillamente riempito quei vuoti se non fosse costantemente impegnato nel perseguire la giustizia sociale attraverso la via politica...quindi diciamo che è stato mio dovere di admor aggiornare la biblioteca.”

    Un profondo respiro alle parole relative ai testi sacri spinozisti.


    “...la parola favola credo sia un termine estremamente appropriato.....io aggiungerei “favolose”...soprattutto nel libro delle meditazioni vi sono testi che sono fondati sull'ampliamento dello spazio conoscitivo..soprattutto per i bambini, inoltre, credo vi siano insegnamenti che essi traggono i quali non possono esser carpiti dagli adulti”

    Indica sè stesso.

    “io sono un maestro eppure le persone da cui imparo di più sono i bambini a cui insegno.....evidente sintomo della potenza....dell'Immanente........che agisce su coloro che più di tutti affrontano il cammino della conoscenza in una condizione di libertà avanzata...”

    Sorrise. Corrucciò la fronte.

    “Proprio della conferenza mi piacerebbe parlare ...... infatti.....qualche mese fa....”

    Il tempo sospeso sull'ultima parola divenne più lungo; accarezzò la barba folta.

    “Fratello Vespasiano mi fece avere il programma, ma da allora non ebbi più modo di sapere se fosse cambiato o meno. Devo dire che mi piacque fin da subito anche se, onestamente, in futuro vorrei assistere a delle lezioni magistrali...una sorta di maratona su un tema unico...il termine tolleranza.....una parola controversa, complessa e forse fin troppo abusata...”

    Al pensiero sbottò in una risata divertita.


    “In generale, per quanto concerne le mie competenze, giustizia e/o verità sono le aree conoscitive più illuminate. Da spinozista atomista quale sono....invece, prediligo un approccio estremamente interattivo e sperimentale...durante le lezioni...quindi vi volevo chiedere se è possibile stare in piedi e muoversi....ect ect..”


    I gesti accompagnavano le parole.
    Coinvolto e decisamente preso dal discorso e delle visioni rappresentate nella sua mente.



    “Per quanto riguarda i nomi spinozisti connessi ad ogni ambito proposto....dovrete ancora attendere.....gli impegni si moltiplicano e non so precisamente quali fratelli e quali sorelle dal 25 settembre saranno liberi.....la festa d'autunno.....prevista per fine Tesheri richiederà non poche energie.....ma...”

    S'interruppe quando vide entrare Fratello Arimanno; stupito e felice rimase per un attimo interdetto e poi sorrise; si sentiva ora veramente a casa.

    Rivolse lo sguardo e con un cenno del capo salutò.
    Notò le scartoffie e ridacchiò fiero.


    “Shalom fratello mio!...Che instancabile lavoratore!...”

    Immediatamente afferrò il bicchiere colmo di quel gustoso ricostituente e non disse altro ascoltò.
    Comprese dal registro utilizzato, le dinamiche relazionali dei due uomini.
    L'elastica frizione e contemporanea fusione tra detti e non detti.

    Uno spasso seguirli in quell'interloquire, seppure inatteso.
    Per una volta poteva tacere e ascoltare.
    Non rimase affatto sorpreso dal modo divertente e schietto di fare del fratello, ma più da quella del Padre e di ciò se ne rallegrò.
    Ripensava a quel concordato e corrucciò la fronte, evidentemente preoccupato del presente imminente futuro. Ascoltò nuovamente eppure le riflessioni incoraggiavano la mente.



    “ Fratello...non avete interrotto nulla...anzi ritengo le vostre ultime parole estremamente sagge, ma mi rivolgo ad entrambi... una riflessione.....permettetemi di aggiungere.

    I contenuti custoditi nei libri di qualsiasi religione nel momento della convivenza.....soffrono del compromesso e dell'erosione dettata dai famosi trattati....questo perché si usano concetti e categorie politiche, e non religiose badate bene,...del tutto obsolete..perchè a volte si perde di vista il percorso...cercando di soddisfare senza ritegno i differenziali di potenza.....semplicemente....si evidenziano le disconnessioni e si prediligono.....le affermazioni........si preferisce presumere di conoscere...che non conoscere.......ci si affaccia alla finestra di casa... si guarda il proprio campo e non l'infinitezza del mare nostro....mmm....mi chiedo se responsabilmente riusciremo a comprendere...e a fare il salto di qualità.....se no mi chiedo...quanto valida riuscirà ad essere questa strada...e quanto durerà..”



    Dicendo questo bevve un sorso e alzò il bicchierino e sorrise.


    Ultima modifica di Gianlupo il Lun Set 20, 2010 2:28 am - modificato 1 volta.
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    Messaggio  Eckart Dom Set 19, 2010 3:49 pm

    Padre Eckart ascoltò le parole dell'Admor Gianlupo.... Replicò:

    Proprio perchè non conosco, taccio sulla faccenda. Non prendete la mia come una fuga, è invero segno di rispetto per Coloro che, miei Padri, in misura certo più consapevole della mia, e con spirito più adatto, formato dai Corsi Diplomatici e dai Corsi Inquisitori, possono meglio affrontare la questione. Sono convinto che vi faranno buon servizio nella ricerca di un accordo che non strida, sì, con i temi religiosi. Reputo che qui siamo e dovremmo essere per altro motivo... a meno che non si voglia fare di questa occasione una possibilità più "politica" che teologica. Penso e spero che nessuno di noi lo voglia. La Chiesa è Una nelle sue voci, nelle sue tante voci. Vogliamo pertanto considerare una di esse, questa, che qui si profila in dialogo di fede con voi, cullando esso dialogo, se ne consideri l'eccezionalità, con l'ascolto e l'amicizia, quell'ascolto e quell'amicizia che fonda l'agire intellettuale nell'onestà, pur nella divergenza delle vedute. Questo climax, e vi renderete ben conto delle difficoltà, mi preme preservare. Cosa cerchiamo noi se non il bene? Sbaglio a dire questo? Dunque, non conosco altra via per perseguire il bene se non insistendo sui miei e non sugli altrui, modi...

    il Padre, prima sospirò, poi sorrise, consapevole di aver usato una parola, la parola "modi", che cara di certo doveva essere anche agli altri due interlocutori. Poi proseguì:

    Cerchiamo dunque di non sprecare questa occasione, di illimpidirla nell'essenziale, e non di renderla ambigua all'ombra della complessità. Ho fiducia che ci capiamo su un punto: che il sapere richiama sempre altro sapere... ma che conviene, da principio, non avvicinare realtà troppo distanti fra loro, per quanto di certo collegate da chissà quanto lunghi ragionamenti, e io direi, se me lo concedete, da chissà quante concatenazioni di cause ed effetti.
    Altro consiglio, di metodo: cerchiamo di focalizzarci su ciò che stiamo organizzando, viviamo con pienezza la rara situazione che ci è data, e consideriamone i risultati. Poi, al limite, e con il giusto taglio, potremo semmai vedere e valutare quali passi possiamo compiere assieme, a partire dai passi compiuti assieme su uno stesso progetto per entrambi: rimarcare ciò che, delle nostre fedi, ci unisce, rimarcare questo, una volta tanto, dopo le tante tensioni e dopo gli attriti patiti per le nostre, persino evidenti, differenze. In sintesi: non solo non cerchiamo di mettere troppa carne al fuoco, che già è molta quella che dovremo girare e rigirare, ma cerchiamo pure di scegliere accostamenti adatti alla necessità dell'incontro. Mischiare cibi inadatti fra loro, voi mi insegnate, non fa una buona dieta. Una buona amicizia non può nascere se essa nasce eccessivamente confidenziale. Da par mio sono lieto di discorrere ora con voi, e preliminarmente rispetto all'impegno che ci attende, non tanto per ridurre la distanza, ma per capire la misura.
    Ciò che io vedo qui oggi realizzarsi, che reputo un approdo degno della mia dissoluta esistenza, dei miei tentativi e della mia vocazione, è l'offerta del dire mio, vostro, e di altri. Tante sono le posizioni... è estremamente giusto che esse si confrontino apertamente non semplicemente all'interno delle proprie nicchie, perchè ciò è troppo semplice e non ci fa onore, ma al di là delle scorze dure che spessificano il confine. Sia prassi, non pragma.


    Qui il Padre si interruppe di nuovo... lo fece apposta, con l'intenzione di guardare fisso e profondamente negli occhi il Marchese Arimanno, nella speranza che cogliesse la sfumatura implicita in quell'ultima frase, così breve, eppur così significativa e simbolica.

    Poi aggiunse: come al solito ho parlato troppo, nel senso delle troppe parole. Non sono uomo che facilmente si pente per la schiettezza del suo ragionare. Lascio a voi possibili risposte a quanto detto, non prima di aver ricordato una cosa importante: il Convegno comincerà il 26, non il 25... comincerà Domenica prossima... Fui io a calcolare male i giorni... e a creare l'errore, in questo caso: vogliate perdonarmi.

    Versò dunque dell'altro nocino nei tre bicchieri... si godette lentamente un piccolo sorso, e attese.

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    Messaggio  donangelito Lun Set 20, 2010 4:52 am

    Lentamente, con passo felpato, anche Don Angelito si introdusse nel salotto.
    Già dal corridoio stava ascoltando il vociare calmo e preciso degli "abitanti" dell'antico e caldo salottino.
    Si fece sentire...


    Salve Padre Eckhart, ben ritrovato e grazie sempre per la sua gentilezza nell'accogliermi; salve Admor, è un piacere conoscerla; benritrovato Messer Arimanno...davvero benritrovato, finalmente l'uno dinanzi all'altro di persona, è per me un profondo piacere! Però, amici cari, vi prego, io sono del Sud...non posso discutere se non mi bagno il beccuccio e, pertanto, posso degustare tal splendido nocino?

    Così dicendo, si avvicinò alla bottiglia attendendo un segno da Padre Eckhart...
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    Messaggio  Eckart Lun Set 20, 2010 12:21 pm

    Padre Eckart fu davvero felice di rivedere, dopo tanto tempo, il Confratello Donangelito. Pian piano veniva informato che, da ogni dove, molti uomini di studio ed eruditi stavano giungendo a Venezia. Pensava che l'Altissimo gli stesse donando ciò che era nel suo desiderio, e si sentiva richiamato pertanto alla responsabilità, che cresceva.

    Abbracciò il frate, appena lo vide... con slancio sincero. Poi... ascoltata la sua richiesta...

    Del nocino, dite? Come rifiutarvelo... Voi sapete benissimo chi lo produce e da dove viene... proprio da San Domenico. Il compianto fratello Jackob me ne fece avere una scorta proprio per l'Accademia, ed ora eccolo qui, fra noi. Sia esso di buon augurio.

    Arrivate a mezzo discorso... fratello mio... mi stavo giusto chiedendo se la voce spinozista avesse qualcosa da commentare su quanto andavo dicendo...


    Allora Padre Eckart riempì di nuovo tutti i bicchieri... poi diresse lo sguardo verso gli Admor presenti.



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    Messaggio  Giobbe Lun Set 20, 2010 1:42 pm

    Con occhi vitrei e occhiaie giganti, Giobbe si presentò all'uscio del Salotto... avrebbe voluto abbracciare suo nonno Arimanno, e tirare la barba di Maestro Gianlupo, ma... vista la situazione, più che trattenersi fu trattenuto dalla strana atmosfera che gli si parava di fronte allo sguardo.

    Guardò, come di soppiatto, sporgendosi.
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    Messaggio  Gianlupo Lun Set 20, 2010 5:01 pm


    Ascoltò attentamente, un nuovo sorso e sorrise alle parole di padre Eckart. Con la rinomata pacatezza che lo contraddistingueva intervenì.

    "Ma io non voglio assolutamente sapere cosa ne pensate del trattato o del concordato....o..altro! chiamatelo come desiderate....io sono qui perché per conoscere e produrre.....incontro....ascoltare e meditare....onestamente la vivo come un'occasione rara …..senza superflue tensioni da trattativa...per questo anche le riflessioni di prima le vivo più come un semplice scambio di opinioni.”

    Tra le mani prese i dadi di vetro, guardò Padre Eckart come a cercar le ragioni di quel regalo, ma non disse niente. Li mostrò e col capo fece un cenno di ringraziamento.
    Sapeva che prima o poi avrebbe saputo.


    Lo sguardo,poi, si posò sul soffitto come a ricercare ispirazione.


    “E poi sto finendo di scrivere una lezione che spero possa essere terminata proprio in questo luogo....in queste sale......quindi....diciamo che ...non riesco a scorgere eventuali correlazioni tra questa conferenza e il rapporto politico tra le nostre comunità...”
    Ridacchiò. “Io accarezzò l'idea che da religioni sorelle quali siamo..dovremmo teologicamente e culturalmente confrontarci più spesso...e là dov'è possibile instaurare...collaborazioni di studio...penso per esempio all'Astrolabio costruito da poco presso la Scola spinozista di Gaeta...ecco...mmmm.....Astrolabio e testi averroisti di questo vorrie parlare....”


    Ripensò alle discussioni con Pascal e la mente naufragò sugli scogli della progettazione.

    Poi corrucciò la fronte quando notò entrare Don Angelito, persona che non aveva mai visto e che per questo incuriosiva l'admor.

    Sorrise chinando il capo in segno di riverenza.


    “Shalom a voi..e piacere di conoscervi..Io sono Nagid Gianlupo dall 'Aquila..”

    Ritornò nuovamente a quell'ambiente familiare, respirando a pieni polmoni e questa volta afferrando la bottiglia e versando altro nocino.
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    Messaggio  Eckart Lun Set 20, 2010 10:53 pm

    Allora siete qui per il motivo giusto! Rispose Padre Eckart... E sono decisamente curioso di ascoltare il risultato del vostro lavoro! Siamo d'accordo dunque... confermando il mio parere che sarebbe stato più cortese lasciare chiusa la parentesi aperta.... Chiudiamola, prima di prender troppa aria... Non mi fa bene alle ossa! Parlate di confronto... bene! Questo salotto è per il dialogo... l'intera Accademia è sempre stata per il dialogo. L'Admor Arimanno si ricorderà bene delle discussioni avute in passato.... all'ombra dei faggi. Mai il dialogo è stato censurato... e sempre le idee anche diverse sono state accolte e discusse. Chiedete al Magister Vespasiano se ci sia mai stato intento di offuscare verità scomode, di dettare comportamenti inclini solo all'etichetta e alla buona reputazione nei confronti di chi ragiona con in testa l'idea dominante. Più di tutti ve lo confermerebbe mio figlio Sovietboy, che è stato onorato filosofo, e che ancora cerca la sua dimensione religiosa... mio figlio, il figlio di un prete.

    Dunque... francamente... dove parla l'evidenza... considerate questo luogo un luogo per il confronto non oggi, ma domani e dopodomani. almeno finchè qui dirigerò io. Il nostro statuto recita chiaro: solo la maleducazione è criterio di respinta. In ogni altro caso tutti, e sottolineo tutti, sono ben accetti ed accolti fra queste mura blu.
    Qui raccogliamo testi sia aristotelici sia spinozisti... e raccoglieremmo anche testi di altre religioni, se ci arrivassero. Conoscete, nel mondo, un posto simile, un posto dove si cerca di raccogliere l'interezza del sapere? E tutto questo non per studiare machiavelliche insidie, ma per capire l'altro da noi... il mistero di Dio fin dove è umanamente possibile? Ho molta vita alle spalle, ma mai ne vidi.

    Come potete notare... il vostro sogno... il sogno di uno spinozista... è il mio sogno... il sogno di un aristotelico.

    Concentriamoci dunque, lo ripeto, sul lavoro che ci attende. Mi piacerebbe che nascesse non un testo vostro, ma un testo comune, accettabile sia dallo spinozismo sia dall'aristotelismo. Sarebbe già un grosso passo avanti.... ma forse è un sogno troppo grande per essere possibile!
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    Messaggio  Amira Lun Set 20, 2010 11:07 pm

    Quando Amira entrò nel Salotto vide i suoi amici intenti a interloquire con Padre Eckart.
    Si avvicinò a loro, li salutò con un sorriso e si presentò a Don Angelito.
    "Shalom. Piacere di conoscerVi sono Amira, Admor settentrionale."
    Poi, visibilmente più tranquilla, sorrise nuovamente a Padre Eckart e raggiunse i suoi amici.
    "Nagid! Buono il nocino, eh?"
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    Messaggio  Cherri Lun Set 20, 2010 11:33 pm

    Dopo essersi riposata Farah accolse con piacere l'invito di Padre Eckart e si avviò a cercare il salotto per il dialogo religioso dove si trovavano gli altri.
    I corridoi erano silenziosi e lei camminò con passo leggero per non turbare quel silenzio meraviglioso...
    Poteva percepire il suo respiro....chiuse gli occhi ed ispirò profondamente....era una bella sensazione...si fermò un attimo come per imprimere dentro di sè quell'emozione
    Sentì in lontananza delle voci e pensò di aver trovato quello che stava cercando.
    La porta era semiaperta ma Farah bussò....


    Permesso......posso?


    Attese un cenno di assenso prima di entrare
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    Messaggio  Eckart Lun Set 20, 2010 11:56 pm

    Padre Eckart salutò dappirma l'Admor Amira... e dunque fece cortesemente cenno allo Tsadik Cherri di entrare.
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    Messaggio  Admin Mar Set 21, 2010 12:29 am

    Frattanto un portantino portò una cosa che Padre Eckart attendeva con ansia...

    Erano pergamene, gli inviti ufficiali del convegno:


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    Padre Eckart si rivolse allo Tsadik Cherri, che si trovava lì vicino e le disse:

    Forse potrete portarne una alla vostra Comunità, è l'invito ufficiale al Convegno. Spero possa esservi cosa gradita.
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    Messaggio  Cherri Mar Set 21, 2010 9:43 am

    Al cenno di Padre Eckart, Farah entrò nel salotto sorridendo


    Shalom! Bentrovati!


    Grazie, Padre Eckart. Accetto molto volentieri questa pergamena, segno di disponibilità al dialogo ed al confronto fra i nostri due credi. La conserveremo con cura presso la nostra comunità.


    Ho appreso che non siete stato molto bene, me ne dispiace, va meglio ora? Sarete indaffarato in questi giorni ed il non stare bene non è d'aiuto....



    Si avvicinò poi a Gianlupo


    Shalom, mio Nagid....come state?



    Gli sorrise, lo abbracciò e si sedette accanto a lui
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    Messaggio  Gianlupo Mar Set 21, 2010 3:54 pm

    Rispose a Padre Eckart convinto delle parole da lui espresse.

    "...certo un testo comune.....degli atti di convegno che offrano un discorso coerente e dialettico....dell'incontro....come non appoggiarlo...sperando di riuscire a fornire un quadro chiaro di quanto accadrà qui...è perché no...un esempio.....il primo...."

    Sorride e sorseggiò nuovamente, prendendo la pergamena tra le mani.

    "Metteremo l'annuncio in bella mostra nella scola e nel Gran Salone!"

    Divertito poi aggiunse.

    " A proposito.....io mi occuperò di verità.....l'admor Vespasiano di Giustizia e l'admor Amira Princessa del bello.....e poi avremo altri esponenti che spero possano nella discussione plenaria essere utili...."

    L'entrata prima della sua allieva preferita, ora admor Settentrionale Princessa e della Tzadik sua compagna Farah Cherri.

    Si alzò di scatto abbracciò l'una e poi l'altra.


    Sorrideva in quell'ambiente così dolcemente ovattato e colmo di sorprese.

    "Shalom sorelle......è un piacere immenso avervi qui....voi Tzadik Farah dovreste....riposarvi"

    Guardò con delicatezza e in tale modo la trattò.


    Poi si rivolse ad Eckart

    "Padre....non appena terminerò il libro...ve ne farò aver euna copia...credo sarà tradotto anche in altre lingue...perché creerà molta discussione nella comunità europea...ora non vi disturberò oltre e lascerei la parola alle sorelle....avete il diritto di conoscere anche loro.."


    Ridacchiò e versò del nocino
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    Messaggio  Eckart Mar Set 21, 2010 6:20 pm

    Un poco sollevato... Padre Eckart annuì. Poi disse:

    Sia dunque... vediamo dove ci porterà questo pezzo di cammino fatto assieme!

    Prego le "sorelle" di dire la loro... certo non hanno bisogno di permessi, e penso abbiano la maturità per potersi esprimere. Invito anche tutti gli altri ad esporsi... ripeto... questa è un'occasione informale!
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    Messaggio  donangelito Mar Set 21, 2010 8:06 pm

    Il vescovo terracinense, terminò di sorseggiare l'ottimo nocino, sorrise con le labbra ancora piene dell'aroma del magnifico amaro, e articolando con voce segnata dall'ardere dell'alcolico si inchinò e disse:

    Il piacere è mio Admor Nagid, è davvero tutto mio Admor Amira...finalmente corono un sogno ecumenico che mi covava dentro da molto tempo
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    Messaggio  Fenice Maria Helena Aslan Mar Set 21, 2010 10:45 pm

    Fenice si affacciò alla soglia del Salotto e sorrise, un po' esitante. I volti nuovi risvegliavano sempre in lei curiosità e una lieve ansia, un bisogno di far conoscenza che si scontrava col naturale pudore e con una timidezza gentile che l'età non aveva reso meno evidente.
    Vide volti sorridenti e distesi, e notando la bottiglia scura dell'ottimo nocino di Padre Eckart, capì perché arrivando avesse sentito voci così allegre e parole gioiose e fraterne. Nulla come il calore di un liquore bevuto insieme allarga i cuori degli uomini... e delle donne, anche... nel Salotto erano presenti due dame, una delle quali stava al fianco di GianLupo e doveva quindi essere Cherri.
    Fenice entrò allargando il sorriso e cercando gli sguardi.


    Posso? E' rimasta una goccia di nocino anche per me? disse con una risatina scherzosa. Mi presento, per chi non mi conosce e non ho avuto ancora il piacere di conoscere: sono Fenice, e sebbene io non abbia voce in capitolo in questioni di teologia, posso forse fare gli onori di casa per un momento, al fianco di Padre Eckart.
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    Messaggio  Cherri Mer Set 22, 2010 2:03 am

    Farah sorrise a Gianlupo


    Mio Admor, state tranquillo....il mio ruolo sarà solo quello di uditore....mi riposo quindi...

    Sarà un piacere ascoltare così tanti eccelsi oratori..



    Si rivolse a Padre Eckart


    E' stata vostra l'idea di questo convegno? Penso che sia veramente una bella cosa.....è da tanto che auspicavo un inizio di dialogo costruttivo e poi confrontarsi, credo che arricchisca comunque...


    Una donna si affacciò alla porta col sorriso...entrò e si presentò come Fenice.


    Nagid le aveva parlato di lei, erano amici quando lui era a Mirandola e Farah era felice di poter fare la sua conoscenza...da quello che aveva sentito era una persona sulla quale si poteva fare affidamento e poi, conoscendo il suo compagno, se lui aveva stima di lei, sicuramente era ben riposta.


    Shalom, Dama Fenice, sono Farah Cherri....lieta di conoscervi.....


    Le sorrise....


    Il salotto iniziava a riempirsi...si guardò intorno in cerca di Giobbe....chissà dove si era nascosto quel bambino.....
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    Messaggio  Giobbe Mer Set 22, 2010 2:45 am

    Farah sono qui!!! Rispose Giobbe a Cherri, che sembrava proprio cercandolo. Non ti preoccupare... ho ascoltato tutti i discorsi... ma mi ero messo in un angolo per non disturbare... Mi piacerebbe bere un pò di nocino, ma se poi lo scopre mamma sono guai. Meglio che me ne stia un poco lontano da certe tentazioni hihihihi!! Adesso però vado a vedere come sta Puma, e vedrò di aggiustare un poco il letto!!!Torno subitissimo

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