Ladisissi accostò l'orecchio alla porta...non era sua indole la curiosità ma l'incrocio di voci a lei sconosciute tranne due, la spinsero ad aprire adagio la porta...non si era sbagliata sulle voci di suo padre Eckart e su quella di Fenice...le altre appartenevano a persone che Ladisissi non aveva mai avuto il piacere d'incontrare..."Scusate, sono entrata così senza permesso, volevo solo presentarmi"....Si soffermò un momento e un pò timorosa..."Sono Ladisissi, Alina Sonja della Carmagnola, figlia di Padre Eckart, Senatore dell'Accademia, non sono avvezza a queste entrate e me ne scuso, volevo solo conoscervi. Non interferirò in questo argomento, non ne sono all'altezza"....Guardò suo padre e un dolce sorriso le incurvò la bocca..."Continuate pure, grazie per avermi ascoltata...buona giornata"....Si ritirò adagio e quasi in punta di piedi...come il suo solito....
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Fenice Maria Helena Aslan
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Il nocino dell'amicizia
Eckart- Messaggi : 580
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- Messaggio n°27
Re: Il nocino dell'amicizia
Padre Eckart era visibilmente felice: effetto del nocino causa? Purchè non causa finale, ma solo efficente, se considerata in situazione... al limite egli avrebbe ammesso!
Altra finalità si proponeva il buon frate... da quell'incontro informale: la conoscenza, prima della conoscenza, tema fra i suoi più cari, da lui sempre considerato molto aristotelico. Che gli uomini conobbero l'Altissimo prima dei Profeti, e che lo conobbero, poi, attraverso i Profeti, gli restava dato irrinunciabile, e fatto squisitamente storico. Gli studi, tanti, complicati, e fecondi, interminabili, vivevano negli atteggiamenti e nelle intenzioni dell'uomo, quell'uomo che poteva certo apparire originale ai dottrinari, ma senza troppe possibilità di smentita teologica... Poteva essere accusato, amaramente, del taglio usato, e di esporsi troppo al margine, ma non di contraddire il dogma. Affrontava, e lo sapeva, per il suo impegno, e per l'impegno di quei giorni soprattutto, il rischio, ma non si nascondeva, mai si era nascosto. Invero, si sentiva osservato... dalla Chiesa, ma sapeva che lui e la Chiesa erano in fondo osservati dall'alto dei cieli; conosceva il confine della vita: il giudizio divino. Aveva visto con i suoi occhi le Alte Scuole, la Scolastica delle Università... fissa nel suo tentativo di capire la superiorità spirituale del pesce sul latte. Ne aveva sempre sorriso.
"Sia lode a Te, mio Signore, per il bene che mi dai e che sempre mi dimostri." era l'implicita ed intima preghiera che coinvolgeva il suo cuore, e la sua ragione. Aggiungendo poi "Finchè ci sarà vento... so che mi stai cercando!"
Ed eccolo dunque, il nostro, ad accogliere questo e quello, e dispensar nocino domenicano.
Si compiacque di vedere la cortesia del Vescovo Donangelito, e i modi angelici di Dama Fenice, essere che doveva certo appartenere all'elemento dell'aria, e forse già dell'etere.
Poi... gentilmente richiamato, si rivolse allo Tsadik Cherri, che domandava...
Si Madam, di questo povero pazzo è stata l'idea del Convegno, un'idea che trovo in linea con la mia vita, e con la mia vocazione. Ma sappiate che mai, quest'idea, si sarebbe concretizzata, se non dopo l'approvazione dei Padri miei, Domenicani ed Ecumenici, a cui l'idea è stata posta ad esame. C'è dunque da ben sperare: questo è il senso positivo dell'Ordine Gerarchico, che sempre rispetterò, giacchè la Chiesa, nelle sue espressioni, ha da essere Una, oltre che Vera e Santa!
Questa la risposta del Frate, seguita da un inchino non forzato da galateo! Poi seguì con lo sguardo il giovane Giobbe, pensando che molto somigliava al suo chirichetto, Claretta, per quel suo fare spontaneo e non mediato.
Soprattutto, Eckart si commosse alla vista di sua figlia, ancora una volta per quella sua presenza discreta e delicata all'interno della sua vita, così come ormai tutti i suoi figli... che riteneva splendenti di bellezza: egli pensava che il buono lo avessero preso di certo dalla Madre.
Ohh Sofia! Se tu fossi qui oggi e vedessi la meraviglia dei tuoi figli! Pensò, prima che una lacrima creasse in rigo sul suo volto.
E rivolgendosi alla figlia.... " Ti prego... resta ancora un poco a confortare tuo padre! La tua presenza qui rende tutto più bello!"
Dunque si sentì in dovere di presentarla ai convenuti:
Signori... e Signore... questa è mia figlia, la mia adoratissima, è la prova che l'Altissimo mi ama, è la prova dell'amore, per me! L'amore governa il cosmo, dunque anche la mia flebile esistenza!
Disse, prima di essere soggiogato da un silenzio commosso.
Altra finalità si proponeva il buon frate... da quell'incontro informale: la conoscenza, prima della conoscenza, tema fra i suoi più cari, da lui sempre considerato molto aristotelico. Che gli uomini conobbero l'Altissimo prima dei Profeti, e che lo conobbero, poi, attraverso i Profeti, gli restava dato irrinunciabile, e fatto squisitamente storico. Gli studi, tanti, complicati, e fecondi, interminabili, vivevano negli atteggiamenti e nelle intenzioni dell'uomo, quell'uomo che poteva certo apparire originale ai dottrinari, ma senza troppe possibilità di smentita teologica... Poteva essere accusato, amaramente, del taglio usato, e di esporsi troppo al margine, ma non di contraddire il dogma. Affrontava, e lo sapeva, per il suo impegno, e per l'impegno di quei giorni soprattutto, il rischio, ma non si nascondeva, mai si era nascosto. Invero, si sentiva osservato... dalla Chiesa, ma sapeva che lui e la Chiesa erano in fondo osservati dall'alto dei cieli; conosceva il confine della vita: il giudizio divino. Aveva visto con i suoi occhi le Alte Scuole, la Scolastica delle Università... fissa nel suo tentativo di capire la superiorità spirituale del pesce sul latte. Ne aveva sempre sorriso.
"Sia lode a Te, mio Signore, per il bene che mi dai e che sempre mi dimostri." era l'implicita ed intima preghiera che coinvolgeva il suo cuore, e la sua ragione. Aggiungendo poi "Finchè ci sarà vento... so che mi stai cercando!"
Ed eccolo dunque, il nostro, ad accogliere questo e quello, e dispensar nocino domenicano.
Si compiacque di vedere la cortesia del Vescovo Donangelito, e i modi angelici di Dama Fenice, essere che doveva certo appartenere all'elemento dell'aria, e forse già dell'etere.
Poi... gentilmente richiamato, si rivolse allo Tsadik Cherri, che domandava...
E' stata vostra l'idea di questo convegno?
Si Madam, di questo povero pazzo è stata l'idea del Convegno, un'idea che trovo in linea con la mia vita, e con la mia vocazione. Ma sappiate che mai, quest'idea, si sarebbe concretizzata, se non dopo l'approvazione dei Padri miei, Domenicani ed Ecumenici, a cui l'idea è stata posta ad esame. C'è dunque da ben sperare: questo è il senso positivo dell'Ordine Gerarchico, che sempre rispetterò, giacchè la Chiesa, nelle sue espressioni, ha da essere Una, oltre che Vera e Santa!
Questa la risposta del Frate, seguita da un inchino non forzato da galateo! Poi seguì con lo sguardo il giovane Giobbe, pensando che molto somigliava al suo chirichetto, Claretta, per quel suo fare spontaneo e non mediato.
Soprattutto, Eckart si commosse alla vista di sua figlia, ancora una volta per quella sua presenza discreta e delicata all'interno della sua vita, così come ormai tutti i suoi figli... che riteneva splendenti di bellezza: egli pensava che il buono lo avessero preso di certo dalla Madre.
Ohh Sofia! Se tu fossi qui oggi e vedessi la meraviglia dei tuoi figli! Pensò, prima che una lacrima creasse in rigo sul suo volto.
E rivolgendosi alla figlia.... " Ti prego... resta ancora un poco a confortare tuo padre! La tua presenza qui rende tutto più bello!"
Dunque si sentì in dovere di presentarla ai convenuti:
Signori... e Signore... questa è mia figlia, la mia adoratissima, è la prova che l'Altissimo mi ama, è la prova dell'amore, per me! L'amore governa il cosmo, dunque anche la mia flebile esistenza!
Disse, prima di essere soggiogato da un silenzio commosso.
Gianlupo- Messaggi : 40
Data d'iscrizione : 17.09.10
Località : Gaeta, TDL, Regno Delle Due Sicilie
- Messaggio n°28
Re: Il nocino dell'amicizia
Il tepore della stanza e probabilmente del nocino aveva reso Gianlupo più felice del solito.
Guardò Farah Cherri e le carezzò con delicata dolcezza la mano.
"Mia Farah......non voglio che vi affatichiate....e che Padme soffra....già essere Tzadik e gravida... v'impegna ulteriormente....avete fatto questo lungo viaggio...ora..fate ciò che vi sentite..e che è nelle vostre possibilità.."
Un ultimo sguardo e poi si voltò ascoltando le parole di Donangelito che ricambiò con un cenno del capo, era curioso.
Non si accorse della presenza di Giobbe e della suo vociferare con Farah Cherri.
Ascoltava, annuiva e con piacere sorseggiava.
L'entrata di Fenice rese ancor più familiare l'atmosfera venutasi a creare.
"Ben ritrovata amica mia e grazie per l'accoglienza...se esistessero marchingegni in grado di conservar e riprodurre la voce...sicuramente durante i miei studi vorrei la vostra....."
Con la solita gentilezza, pacatezza e viva schiettezza Gianlupo si era espresso. Ora guardava Fenice e pensava a quando avrebbero avuto un po' di tempo per parlare e rimembrare.
Un nuovo cenno del capo.
Ad un certo punto ripensò all'unione con Cherri e al ballo a suon di !Yep, Yep, Yep".
Scosse il capo ridacchiando, poi l'entrata della figlia di Padre Eckart lo riportò alla dimensione sperimentale del tablinum.
Si alzò.
S'inchinò lievemente per salutar la dama di cui aveva letto l'opera.
"Shalom madame...il piacere è ovviamente mio...non credevo foste qui in Accademia, vi avrei contattata per ringraziarvi dell'opera conservata nella sezione scientifica...che mi sta aiutando per l'introduzione ad un libro e ad una lezione...."
Sorrise e si sedette di nuovo osservando Padre Eckart, lo ascoltò e si sentì trasportato da quell'amore per la propria figlia e di riflesso pensò a quella che sarebbe stata sua figlia. Trattenne il respiro e ammirò quella scena. In cuor suo avrebbe voluto vivere anche lui quanto prima un momento del genere.
Guardò Farah Cherri e le carezzò con delicata dolcezza la mano.
"Mia Farah......non voglio che vi affatichiate....e che Padme soffra....già essere Tzadik e gravida... v'impegna ulteriormente....avete fatto questo lungo viaggio...ora..fate ciò che vi sentite..e che è nelle vostre possibilità.."
Un ultimo sguardo e poi si voltò ascoltando le parole di Donangelito che ricambiò con un cenno del capo, era curioso.
Non si accorse della presenza di Giobbe e della suo vociferare con Farah Cherri.
Ascoltava, annuiva e con piacere sorseggiava.
L'entrata di Fenice rese ancor più familiare l'atmosfera venutasi a creare.
"Ben ritrovata amica mia e grazie per l'accoglienza...se esistessero marchingegni in grado di conservar e riprodurre la voce...sicuramente durante i miei studi vorrei la vostra....."
Con la solita gentilezza, pacatezza e viva schiettezza Gianlupo si era espresso. Ora guardava Fenice e pensava a quando avrebbero avuto un po' di tempo per parlare e rimembrare.
Un nuovo cenno del capo.
Ad un certo punto ripensò all'unione con Cherri e al ballo a suon di !Yep, Yep, Yep".
Scosse il capo ridacchiando, poi l'entrata della figlia di Padre Eckart lo riportò alla dimensione sperimentale del tablinum.
Si alzò.
S'inchinò lievemente per salutar la dama di cui aveva letto l'opera.
"Shalom madame...il piacere è ovviamente mio...non credevo foste qui in Accademia, vi avrei contattata per ringraziarvi dell'opera conservata nella sezione scientifica...che mi sta aiutando per l'introduzione ad un libro e ad una lezione...."
Sorrise e si sedette di nuovo osservando Padre Eckart, lo ascoltò e si sentì trasportato da quell'amore per la propria figlia e di riflesso pensò a quella che sarebbe stata sua figlia. Trattenne il respiro e ammirò quella scena. In cuor suo avrebbe voluto vivere anche lui quanto prima un momento del genere.
Pascal- Messaggi : 77
Data d'iscrizione : 25.06.10
- Messaggio n°29
Re: Il nocino dell'amicizia
Sebbene la scena fosse piuttosto commovente, entrò nel Salotto, con aria trionfale, un inedito Pascal con un piccolo grembiule ed un modernissimo vassoio: un tavolino a dondolo di legno ed oro montato su una impalcatura di ruote in lega metallica, che consentiva il trasporto agevole di cibo e vivande.
Cannoli!
E così, scoprendo il coperchio del piatto d'argento retto sul vassoio:
E poi, da sotto il vassoio, scoprendo una tendina in velluto di color carne, il Cappellano tirava fuori alcune bottiglie:
Ehm, questo qui è Elisir! Me lo ha venduto un vecchio uomo dalla pelle nera con un turbante
Non conosco bene le sue proprietà, ma di certo non è veleno!
E poi, ecco i pezzi forti: Latte di Mandorla per i pancini delicati e la mia grande invenzione: LATTE+!
Il sapore del latte, con le proprietà del vino!
Non esagerino i lor signori!
Dopo questa apparizione, Luciano fuggì via e sbrigare le mille faccende che lo attendevano.
Cannoli!
E così, scoprendo il coperchio del piatto d'argento retto sul vassoio:
- Spoiler:
E poi, da sotto il vassoio, scoprendo una tendina in velluto di color carne, il Cappellano tirava fuori alcune bottiglie:
Ehm, questo qui è Elisir! Me lo ha venduto un vecchio uomo dalla pelle nera con un turbante
Non conosco bene le sue proprietà, ma di certo non è veleno!
E poi, ecco i pezzi forti: Latte di Mandorla per i pancini delicati e la mia grande invenzione: LATTE+!
Il sapore del latte, con le proprietà del vino!
Non esagerino i lor signori!
Dopo questa apparizione, Luciano fuggì via e sbrigare le mille faccende che lo attendevano.
Cherri- Messaggi : 22
Data d'iscrizione : 19.09.10
Località : Gaeta -TdL - R2S
- Messaggio n°30
Re: Il nocino dell'amicizia
L'atmosfera nel salotto era serena.....discorrere con i fratelli, con Padre Eckart e gli altri ospiti era molto piacevole....
Adesso poi che Padre Luciano aveva portato i cannoli.....era come se fossero stati una grande famiglia....
Farah ne assaggiò uno....era buonissimo
La mente vagò non lontano nel tempo....
Ripensò a pochi mesi prima quando, con Gianlupo, era in viaggio verso Gaeta:
quella che stava vivendo in quel momento era una situazione opposta a certi atteggiamenti che aveva trovato a Massa e chissà in quante altre città avrebbe avuto la stessa accoglienza...
Con lo sguardo cercò il suo Admor...
chissà se stava pensando anche lui la stessa cosa....
Devo ringraziarVi, Padre Eckart, per la vostra accoglienza gentile e rispettosa. Siete un ospite perfetto così come i vostri colleghi e le dame presenti.
Sospirò.....rimase un attimo in silenzio e guardando Padre Eckart negli occhi, aggiunse
Bisognerebbe che molti aristotelici prendessero esempio da voi........
Non terminò la frase, sperando di suscitare la curiosità del Padre e sentire la sua opinione a riguardo........
Adesso poi che Padre Luciano aveva portato i cannoli.....era come se fossero stati una grande famiglia....
Farah ne assaggiò uno....era buonissimo
La mente vagò non lontano nel tempo....
Ripensò a pochi mesi prima quando, con Gianlupo, era in viaggio verso Gaeta:
quella che stava vivendo in quel momento era una situazione opposta a certi atteggiamenti che aveva trovato a Massa e chissà in quante altre città avrebbe avuto la stessa accoglienza...
Con lo sguardo cercò il suo Admor...
chissà se stava pensando anche lui la stessa cosa....
Devo ringraziarVi, Padre Eckart, per la vostra accoglienza gentile e rispettosa. Siete un ospite perfetto così come i vostri colleghi e le dame presenti.
Sospirò.....rimase un attimo in silenzio e guardando Padre Eckart negli occhi, aggiunse
Bisognerebbe che molti aristotelici prendessero esempio da voi........
Non terminò la frase, sperando di suscitare la curiosità del Padre e sentire la sua opinione a riguardo........
Eckart- Messaggi : 580
Data d'iscrizione : 23.03.10
Località : Padova
- Messaggio n°31
Re: Il nocino dell'amicizia
Padre Eckart apprezzò i modi bonari dello Tsadik: dopotutto la gentilezza di una donna fa sempre il suo effetto.
Ciò che fece come prima cosa fu ringraziare per gli apprezzamenti che gli venivano rivolti, piuttosto felicemente, non tanto per vanagloria, quanto perchè intuiva, in quelle parole, un benessere.
Poi cercò di rispondere a quella che sembrava una dolcissima provocazione, più dolce di un cannolo.
Tsadik, sono felice che troviate, nella mia conoscenza, cosa gradita. In effetti comincio ad avere qualche allievo, che cerco di tenere libero nell'iniziativa e nell'intraprendenza, ma a cui cerco comunque di far passare la tolleranza sempre, e il gusto per la meravigliosa vita, dono di Dio.
Ma permettetemi una risposta più ampia: ciò che voi avete davanti non è solo il risultato di un cuore o un carattere, ma il risultato della formazione in seno alla Chiesa. E così sappiate che, se in me c'è qualcosa da prendere per ammirazione, con me va ammirato chi mi aiutò a raggiungere un tal traguardo. Vi confiderò che saranno proprio i miei Maestri Teologi a relazionare sui temi posti a Convegno, spero possiate scorgere l'asendenza, poichè da tutti ho potuto ricevere qualcosa, e farne sintesi per me. Pertanto non cercate troppo il paragone... perchè ciò che vedete non è altro che una linea di continuità.
Ciò che fece come prima cosa fu ringraziare per gli apprezzamenti che gli venivano rivolti, piuttosto felicemente, non tanto per vanagloria, quanto perchè intuiva, in quelle parole, un benessere.
Poi cercò di rispondere a quella che sembrava una dolcissima provocazione, più dolce di un cannolo.
Tsadik, sono felice che troviate, nella mia conoscenza, cosa gradita. In effetti comincio ad avere qualche allievo, che cerco di tenere libero nell'iniziativa e nell'intraprendenza, ma a cui cerco comunque di far passare la tolleranza sempre, e il gusto per la meravigliosa vita, dono di Dio.
Ma permettetemi una risposta più ampia: ciò che voi avete davanti non è solo il risultato di un cuore o un carattere, ma il risultato della formazione in seno alla Chiesa. E così sappiate che, se in me c'è qualcosa da prendere per ammirazione, con me va ammirato chi mi aiutò a raggiungere un tal traguardo. Vi confiderò che saranno proprio i miei Maestri Teologi a relazionare sui temi posti a Convegno, spero possiate scorgere l'asendenza, poichè da tutti ho potuto ricevere qualcosa, e farne sintesi per me. Pertanto non cercate troppo il paragone... perchè ciò che vedete non è altro che una linea di continuità.
Ermes- Messaggi : 2
Data d'iscrizione : 22.09.10
- Messaggio n°32
Re: Il nocino dell'amicizia
Il Diacono piacentino, curiosone fino all'inverosimile, affamato di sapere e di cultura, sgusciò silenziosamente da dietro la porta del salotto e, senza farsi notare, si versò del Nocino e lo assaggiò "Ma stu liquore cà fanu i parrini iè a fini rou munnu... quasi quasi m'affùnu tutta a buttìgghia e mà pottu nà stanza..." Dopo aver scacciato dalla sua mente pensieri tanto sciocchi e frivoli, si sedette in disparte ascoltando gli scambi di vedute tra il caro Padre Eckart ed i sopraggiunti esponenti spinozisti. Avrebbe assistito con grandissima trepidazione al grande convegno che, di la a poche ore, sarebbe finalmente iniziato.
Fenice Maria Helena Aslan- Messaggi : 152
Data d'iscrizione : 27.03.10
- Messaggio n°33
Re: Il nocino dell'amicizia
Il Salotto si era riempito e l'atmosfera era distesa e molto cordiale.
Fenice si guardava intorno sorridendo, lieta della presenza di tanti ospiti e degli amici... Guardò con femminile interessamento la radiosa bellezza di Cherri, alla quale Nagid riservava giustamente gli sguardi più solleciti. Le donne incinte erano sempre belle... e l'amore rendeva bellissimi gli occhi di Cherri.
Fenice bevve un altro sorso di nocino e gioì in cuor suo degli avvenimenti che stavano per cominciare in Accademia.
Fenice si guardava intorno sorridendo, lieta della presenza di tanti ospiti e degli amici... Guardò con femminile interessamento la radiosa bellezza di Cherri, alla quale Nagid riservava giustamente gli sguardi più solleciti. Le donne incinte erano sempre belle... e l'amore rendeva bellissimi gli occhi di Cherri.
Fenice bevve un altro sorso di nocino e gioì in cuor suo degli avvenimenti che stavano per cominciare in Accademia.
Eckart- Messaggi : 580
Data d'iscrizione : 23.03.10
Località : Padova
- Messaggio n°34
Re: Il nocino dell'amicizia
Era stato davvero un bell'incontro, quasi senza tensioni, e decisamente amichevole: di quei tempi, erano certo occasioni rare!
Ora che i volti avevano potuto osservare i volti, che il dialogo era così informalmente cominciato, le condizioni per un prosieguo erano di certo assicurate, e tutto lasciava sperare nelle migliori premesse. Dopo il nocino, i cannoli, e una strana bevanda scura che circolò di qua e di là, gli ospiti e gli ospitanti si ritirarono un poco nelle loro stanze. Presto tutto sarebbe cominciato.
Prima di recarsi alla propria Loggia, Padre Eckart fece un salto presso la Bacheca dell'Accademia, per inserire il primo foglio di programma.
Ora che i volti avevano potuto osservare i volti, che il dialogo era così informalmente cominciato, le condizioni per un prosieguo erano di certo assicurate, e tutto lasciava sperare nelle migliori premesse. Dopo il nocino, i cannoli, e una strana bevanda scura che circolò di qua e di là, gli ospiti e gli ospitanti si ritirarono un poco nelle loro stanze. Presto tutto sarebbe cominciato.
Prima di recarsi alla propria Loggia, Padre Eckart fece un salto presso la Bacheca dell'Accademia, per inserire il primo foglio di programma.
Morvan- Messaggi : 11
Data d'iscrizione : 26.09.10
- Messaggio n°35
Re: Il nocino dell'amicizia
Emozionato ma convinto, anche padre Morvan entrò nei solatti per salutare tutti i presenti e presentarsi:
Con un inchino:
Salve a tutti reverendi padri. Sono padre Morvan, parroco di Montevarchi. Sono giunto sta notte in questa splendida città accolto da padre Eckart.
Detto ciò si avvicinò agli altri presenti per fare la loro conoscenza.
Con un inchino:
Salve a tutti reverendi padri. Sono padre Morvan, parroco di Montevarchi. Sono giunto sta notte in questa splendida città accolto da padre Eckart.
Detto ciò si avvicinò agli altri presenti per fare la loro conoscenza.
Eckart- Messaggi : 580
Data d'iscrizione : 23.03.10
Località : Padova
- Messaggio n°36
Re: Il nocino dell'amicizia
Padre che piacere avervi qui. Spero siate riuscito a riposare un poco. Purtroppo ci stiamo congedando dal salotto... Questo momento si sta concludendo: ci raduneremo tutti quanti in Aula Magna, questa volta per cominciare sul serio il Convegno. Credo sia rimasto un poco di nocino... approfittatene, potete trovarne di simile solamente pereeso il Convento di San Domenico, dove lo produciamo. A presto perintanto. Così rispose Padre Eckart all'ultimo convenuto.
Ladisissi- Messaggi : 134
Data d'iscrizione : 23.03.10
- Messaggio n°37
Re: Il nocino dell'amicizia
E rivolgendosi alla figlia.... " Ti prego... resta ancora un poco a confortare tuo padre! La tua presenza qui rende tutto più bello!"
Dunque si sentì in dovere di presentarla ai convenuti:
Signori... e Signore... questa è mia figlia, la mia adoratissima, è la prova che l'Altissimo mi ama, è la prova dell'amore, per me! L'amore governa il cosmo, dunque anche la mia flebile esistenza!
Disse, prima di essere soggiogato da un silenzio commosso.
Lei non se lo fece ripetere due volte pur rischiando di essere "in più" in quel luogo "religioso". Si mise accanto a quella dolce figura che l'aveva sempre guidata nel corso della vita, il cuore pieno d'orgoglio per il traguardo che suo padre stava ottenendo...tutto merito della sua illuminata intelligenza, della sua umiltà...di quell'essere sempre nel momento giusto e sciegliere sempre le parole giuste, insomma lei adorava quell'uomo, non l'avrebbe mai ringraziato abbastanza...lui e mamy..così tanto per darsi un contegno in mezzo a quelle testimonianze di religioni diverse ma accomunati da uno scopo,l'amore verso il prossimo, passò delicatamente fra di loro servendo nocino e piccole paste...nella sala si sentivano sussurri, scambi di pensieri, si avvertiva un'aria di serenità...lei zitta, quasi col fiato sospeso evitava qualsiasi commento. Come già detto, non ne era all'altezza, le bastava solo essere vicina a suo Padre Eckart....poi pian piano i presenti iniziarono a avviarsi verso l'Aula Magna....
Morvan- Messaggi : 11
Data d'iscrizione : 26.09.10
- Messaggio n°38
Re: Il nocino dell'amicizia
Padre Morvan, sorridendo, seguì padre Eckart per recarsi insieme in aula magna!
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