Eckart Ven Mar 26, 2010 2:02 am
Indoviniamo che faceva Eckart in quel momento. Facile... era sommerso dalle carte, che manco si poteva vedere il suo viso, tanto circoscritto era tra una pila e l'altra. Già comica la scena... essa doveva tramutarsi in commedia a sublime preludio...
Tant'è che infatti il Nostro fu distratto da gran vociare di servi, che facevano un gran rumore, al di là dello suo studiuolo.
Agitato e un poco adirato, Eckart lasciò il poggiolo delli suoi affanni, per veder che succedeva... et fu così che, varcata la porta, vide la gran schiera in ronzante chiacchiericcio.
In mezzo alla calca, un omino dal viso ebete pareva osservasse una sorta di Paradiso in terra.... quasi in preda ad uno strano morbo delirante.
Ohibòfece Eckart Quale folgore v'ha colpito, da rendervi tanto schiavo della visione?
E mentre osservava quello... che affatto rispondeva, un altro, un poco imbarazzato, ma sicuramente più presente allo spirito suo... cercò di spiegare lo strano sortilegio...
Ministro... disse Costui, l'amico mio, è da che nacque bizzarro nei modi, ma in questo stato non l'ho mai visto neppure io che vengo dallo suo stesso paese e che lo conosco bene... Ma a differenza Vostra... so cosa gli è capitato! Sappiate dunque quello che io so, e che cioè in lui il delirio si sprigionò da che vide la bionda Madonna che v'attende sull'uscio dell'Accademia...
Et per la seconda volta... ancora Eckart fece... Ohibò... questo spiega molte cose... ma ditemi, come ha detto di chiamarsi la cioddetta Madonna?
Così quello... Non saprei Messere... ma l'amico mio ha farfugliato più volte lo nome di Eve... Evelina... forse!
Turbine proseguì il Ministro ditele subito di entrare, che la stavo aspettando! E non fatevi strane idee eh? Ch'è già promessa sposa! E per favore... gettate una tinozza d'acqua fredda su quel poveraccio!