Era una giornata bigia, di quelle che mettevano malumore agli anziani e ne facevan gemere le ossa, sembrava quasi che il cielo si divertisse ad alternare pioggia e sole per puro cinismo verso quelle povere creature cha alla nuda terra sono aggrappate.
Vespasiano era lì giunto innanzi all' edificio in pietra che a detta del garzone incontrato lungo la strada doveva esser l' accademia di Venezia, fattosi la sua doverosa rampa di scalini superò le figure inquietanti dei due leoni posti a guardiani dell' entrata e ne varcò la soglia. I suoi passi parevan tamburi nel corridoio silenzioso. Percorsi una decina di metri vide una serva portare strane pentole con vecchi alambicchi impolverati e la fermò:
<< Chiedo venia madamoiselle, ma potreste annunciare a Messer Eckart che Vespasiano lo attende?>>
Detto questo si congedò con un cenno del capo dalla giovane e questa si avvò di gran cariera nel corridoio laterale, mentre il ciarpame che tenva in mano ne accompagnava i passi sbattacchiando rumorosamente.
Vespasiano era lì giunto innanzi all' edificio in pietra che a detta del garzone incontrato lungo la strada doveva esser l' accademia di Venezia, fattosi la sua doverosa rampa di scalini superò le figure inquietanti dei due leoni posti a guardiani dell' entrata e ne varcò la soglia. I suoi passi parevan tamburi nel corridoio silenzioso. Percorsi una decina di metri vide una serva portare strane pentole con vecchi alambicchi impolverati e la fermò:
<< Chiedo venia madamoiselle, ma potreste annunciare a Messer Eckart che Vespasiano lo attende?>>
Detto questo si congedò con un cenno del capo dalla giovane e questa si avvò di gran cariera nel corridoio laterale, mentre il ciarpame che tenva in mano ne accompagnava i passi sbattacchiando rumorosamente.